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L'OSPITEIl passaporto svizzero non è un atto dovuto, va rispettato e meritato

02.06.22 - 09:14
Omar Wicht, consigliere comunale Lugano
Omar Wicht
Il passaporto svizzero non è un atto dovuto, va rispettato e meritato
Omar Wicht, consigliere comunale Lugano

Il corso semestrale per diventare cittadini svizzeri, organizzato dal Cantone, ha registrato il sold out in poche ore. Gli “aspiranti cittadini Svizzeri”, hanno espresso malumore, additandoci addirittura come un paese del Medioevo. Mi chiedo, per quale motivo vogliono la cittadinanza, se partono con questo presupposto. Nulla è dovuto.

Io siedo da quasi 6 anni nella commissione petizione e naturalizzazioni della città di Lugano e sentire queste cose mi dà ancor più fastidio. Non faccio “di tutta un’erba un fascio”. Di persone meritevoli ne ho viste passare parecchie in questi anni. Un paio di “ritocchi” per l’ottenimento della cittadinanza Svizzera, a livello federale, nei prossimi anni andrebbero comunque fatti.

Il primo, sarebbe quello che al rilascio del passaporto svizzero si dovrebbe in automatico rinunciare a qualsiasi altra cittadinanza. Non c’è nulla di anticostituzionale, in molti paesi è già una prassi standard.

La seconda riflessione sarebbe quella di avere dei tetti massimi annui, se no a furia di stampare passaporti, finiamo l’inchiostro.

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