Sara Guggenheim, Giovani UDC Ticino
Perché votare SÌ alla stabilizzazione dell’AVS 21?
Immagino che a tutti noi piacerebbe far conto su un’AVS solida, ma purtroppo ciò non è possibile in quanto attualmente le finanze dell’AVS non sono più in equilibrio. La causa è l’aumento della speranza di vita, che costringe le casse federali a versare più a lungo le rendite. Oltre a ciò, la quantità di persone pensionate aumenta notevolmente rispetto a coloro che hanno un’attività lucrativa e che sovvenzionano l’AVS.
L’obiettivo della riforma sarebbe quello di assicurare il versamento dei profitti per i prossimi dieci anni circa. Si auspica inoltre di aumentare sia le entrate che il risparmio. Per raggiungere tutto ciò si prevede di spostare gradualmente l’età di pensionamento delle donne da 64 a 65 anni. Per affievolire questo impatto saranno presenti delle misure accompagnatorie, infatti se la proposta entrerà in vigore nel 2024, le donne nate tra il 1961 e il 1969 avranno diritto ad un’agevolazione in caso di prepensionamento, mentre nel caso decidessero di lavorare fino a 65 anni verrebbe loro concesso un aumento della rendita AVS. Permane comunque il diritto di scegliere liberamente il momento in cui andare in pensione tra i 63 ed i 70 anni.
Per quanto riguarda l’aumento delle entrate aggiuntive a favore dell’AVS, verrà aumentata l’IVA di 0.4 punti percentuali, passerà dunque dal 7.7 all’ 8.1 percento. La riforma comprende due oggetti, il primo concerne l’aumento dell’IVA a favore dell’AVS, mentre il secondo adegua le prestazioni dell’AVS. Contro questa modifica di legge è stato lanciato un referendum; perciò, visto che gli oggetti sono collegati, se uno dei due viene respinto l’intera riforma fallisce.
Per i motivi elencati consiglio di votare SÌ a questa riforma, così da riequilibrare le finanze dell’AVS e permettere ai lavoratori una pensione serena.