Gioventù Socialista
Oggi il Gran Consiglio ha discusso del tema della precarietà mestruale e della richiesta di installare distributori gratuiti di prodotti igienici in tutti gli istituti scolastici.
Ancora una volta le preoccupazioni della gioventù del cantone vengono ignorate dai partiti borghesi: infatti, unicamente il PS, i Verdi e gli altri partiti di sinistra si sono espressi a sostegno del rapporto commissionale di Laura Riget, favorevole alla richiesta.
Nonostante l’ampia manifestazione delle preoccupazioni riguardo al tema della precarietà mestruale avvenuta negli scorsi mesi con la petizione della Gioventù socialista depositata lo scorso marzo 2022, la maggioranza del centrodestra continua a chiudere gli occhi di fronte a questa importante tematica. In Gran Consiglio oggi il dibattito sul tema è stato imbarazzante e vergognoso.
Ancora una volta, la maggioranza borghese si dimostra disinteressata alle preoccupazioni giovanili in merito alla precarietà mestruale. Durante la discussione della mozione del MPS sulla “salute sessuale”, il rapporto presentato da Laura Riget non è stato sostenuto.
Questo chiede al Consiglio di Stato di prendere a carico i costi delle protezioni igieniche in tutti gli istituti formativi pubblici, oltre a presentare entro giugno un messaggio che illustri quali altri passi si vogliono fare in questo ambito.
Nonostante il rapporto rappresenti un punto d’incontro rispetto alle richieste originali e condivisibili della mozione, la maggioranza borghese ha deciso di chiudere gli occhi e ignorare le preoccupazioni espresse negli scorsi mesi dalle generazioni giovani del cantone, il tema non è stato preso in considerazione con la dovuta serietà degna di un’istituzione pubblica.
I toni del dibattito sono stati imbarazzanti e vergognosi, gli interventi proposti sono stati inadeguati, impreparati e non inerenti il tema. In seguito al livello scadente della discussione, che mostrava la mancanza di interesse e di comprensione dalla maggioranza borghese per la problematica, la mozione è stata giustamente ritirata.
Questa decisione mostra più che mai l’importanza di cambiare gli equilibri politici del nostro Cantone e di portare avanti un femminismo intersezionale per il 99%!