Natascia Caccia, Municipale di Cadenazzo per il Gran Consiglio, Lista 13, Candidata 73
È una passione che vibra forte fare politica, è l’amore di essere al servizio della cittadinanza, di ascolto e di metterla al centro come unico interesse. Le donne in politica hanno una marcia in più e una visione concreta, visionaria, sensibile senza pregiudizi alcuni.
La conquista dei diritti delle donne in Ticino è avvenuta il 19 ottobre 1969 e in Svizzera il 7 febbraio 1971 di cui divennero “Finalmente cittadine!”. Nel 2021 è stato pubblicato il libro con il patrocinio del Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino e con il sostegno di diverse fondazioni ed enti che ripercorre la storia non piena di ostacoli della lotta alle donne per ottenere questa conquista. Sembra ieri e ancora oggi viviamo difficoltà e la mentalità non è ancora pronta per avere il genere femminile nelle cariche pubbliche.
Il nuovo studio dell’Osservatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna redatto da Oscar Mazzoleni e da Andrea Pilotti è stato presentato ieri a Bellinzona. Si intitola “La contesa per le elezioni parlamentari ticinesi del 2019. Candidature, eletti ed elette”, fornisce un profilo delle candidature alle elezioni dell’aprile 2019 mettendo anche in luce i tratti salienti di chi ha conquistato la carica parlamentare. Essa sarà ricordata per la forte avanzata della presenza femminile nel Gran Consiglio ticinese (da 22 a 31 seggi).
Lo studio riconosce il ruolo determinante della campagna IO VOTO DONNA di FAFTPlus, che ha contribuito, quale imponente forma di mobilitazione, a fornire una notevole visibilità alle donne e a costruire una rete di sostegno per le candidate durante la campagna.
Nella statistica emerge che l’insieme delle candidature si contraddistingue ancora per una sovrarappresentazione delle persone di età superiore ai 46 anni, di coloro con una formazione elevata e di chi svolge un’attività indipendente od occupa una funzione dirigenziale ed hanno già alle spalle un’esperienza elettiva.
Spetta ad ognuno di noi sensibilizzare maggiormente tutti verso questa tematica e incoraggiare le donne a lanciarsi nella politica. Basti pensare che in Ticino non ci sono più donne in Governo e abbiamo il massimo storico in Parlamento. Un vero peccato! Come possiamo ovviare a questa mancanza?
Certamente chi ricopre già ora una carica cerchi di coinvolgere altre persone del suo stesso sesso invitandole a condividere progetti, idee e instaurando sinergie proficue perché la differenza la si può fare seminando in un modo profondo e lanciando messaggi non solo destinati al ricambio generazionale ma anche alle donne di tutte le età! Chi ha esperienza le accompagni in campagna poiché l’unione fa la forza e l’unico obiettivo deve essere quello di avere più donne nei consessi politici.
Candidarsi porta alla consapevolezza di contribuire alla nostra società in maniera attiva, di conoscere in tutte le sue sfumature le nostre leggi ed il territorio, una realtà che soltanto da addetti ai lavori si percepisce in maniera nitida. È un’esperienza che arricchisce non soltanto il bagaglio personale ma anche quello professionale e permette di instaurare relazioni in ambiti poco conosciuti nella nostra società. Ascoltarsi, aiutarsi, condividere porta inevitabilmente a valori aggiunti che cambiano la percezione di visione in chiunque si rende conto che con poco si può fare tanto.
La vita nasce in una donna e siamo certi possa fiorire sui banchi Cantonali.