Tiziano Galeazzi, tenente colonnello a.r. e candidato n° 3 nella lista UDC alle Elezioni federali
Purtoppo in questa "missione" non ti posso seguire Signor Capo dell'Esercito e Comandante di Corpo d'Armata Süssli.
Un conto è poter avere un Esercito moderno e ben addestrato, con dottrine militari moderne e non più da guerra fredda, ma questo non toglie il concetto di un Esercito di difesa come scritto sulla Costituzione federale, art. 57 e art. 58. Siamo e restiamo un Paese neutrale con una difesa nazionale in caso di minacce per la sicurezza "interna".
Questo concetto verrebbe meno se iniziassimo a collaborare maggiormente con istituzioni estere, quali la NATO o l'UE, e i loro apparati paramilitari. Il solo fatto di voler inviare delle nostre truppe a esercitazioni in Paesi NATO comprometterebbe il concetto della nostra dottrina difensiva, tramutandola in dottrina offensiva. E questo annullerebbe per sempre la nostra neutralità perpetua fissata a Vienna il 20 novembre 1815.