Mariangela Pagani, Ligornetto
Sono una mamma che voterà NO in vista dell’imminente votazione comunale di Mendrisio. In un periodo caratterizzato da considerevoli difficoltà economiche, con il ceto medio “preso alla gola”, mi preoccupa l’idea di destinare una somma così ingente di denaro a un progetto come lo skatepark.
Certamente comprendo l’importanza di fornire uno spazio adeguato per le attività di skating per i giovani della comunità, tuttavia ritengo che il costo previsto per questo progetto sia eccessivo. Allo stesso tempo è essenziale bilanciare il desiderio di svago con il senso del dovere verso la comunità nel suo insieme.
Esistono vari “punti caldi”, diverse aree problematiche a Mendrisio, come le zone Növ Matag, Filanda, scuole Canavée e situazioni simili si verificano anche a Ligornetto (Premurino) e ad Arzo (nelle vicinanze della scuola e del cimitero).
In queste zone abbiamo assistito a episodi di prepotenza, a traffico di sostanze illegali (non solo erba) e, di notte, a mancanza di rispetto verso coloro che cercano di riposare per affrontare il lavoro il giorno successivo.
È evidente che questi problemi non possono essere risolti unicamente con gli educatori di strada che tentano di sensibilizzare i giovani, sia minorenni sia maggiorenni, cercando di convincerli a tornare a casa: «Forza, adesso è ora di andare a casa...».
Sembra che i giovani acconsentano, ma poi tornano a ripetere le stesse azioni. È quindi fondamentale prendere in considerazione queste problematiche nel loro insieme e trovare soluzioni che possano migliorare la situazione di tutta la comunità.
In conclusione, la spesa per l’area di svago, parcheggi, ecc. all’ex macello (2.6 milioni di CHF!) è esagerata e non è offrendo uno skatepark che si risolvono i problemi delle “zone calde” di Mendrisio.