Antonio Marinovic-Giovani del Centro Balerna
BALERNA - Da 40 anni le coppie sposate vengono illegalmente discriminate fiscalmente e nel sistema previdenziale. I coniugi, infatti, rispetto alle coppie non sposate, pagano di più in tasse e ricevono rendite AVS minori, nonostante abbiano versato tutti i contributi nel corso dell’età lavorativa. Su questo problema si è espresso anche il Tribunale federale addirittura nel 1984, stabilendo che va risolto il prima possibile, dato che è inaccettabile che lo Stato vada a penalizzare gli stili di vita. La scelta del matrimonio deve dipendere dall’amore e/o dalla fede, non deve essere il denaro a condizionarla.
Si tratta di un tema urgente perché viviamo in una società nella quale la famiglia si trova sempre più in difficoltà, con il tasso di natalità che diminuisce e con almeno 2 matrimoni su 5 che falliscono, per non parlare dell’aumento dei costi cassa malati, degli affitti, etc… Per andare incontro alle famiglie, adeguare il fisco e le rendite AVS lasciando nelle tasche i soldi che appartengono a loro per legge è il minimo che si possa fare.
Per questo motivo il Centro, che da sempre si impegna per l’avvenire delle famiglie, propone 2 iniziative popolari. Una riguarda la fiscalità. Questa vuole che il Parlamento e il Governo si impegnino a trovare una soluzione entro 3 anni. Se non dovessero riuscire, entrerebbe un nuovo sistema di calcolo per le coppie sposate (per i concubini non cambia nulla). Esso prevede che per i coniugi vengano effettuati 2 calcoli, il primo rimarrebbe lo stesso che è sempre stato effettuato, il secondo sarebbe uguale a quello che viene svolto per i non sposati. L’importo più basso e quindi più vantaggioso per le famiglie sarebbe quello applicato. È importante ribadire che le coppie sposate presenterebbero sempre una sola dichiarazione fiscale, coerentemente con l’attuale sistema di tassazione congiunta. L’altra iniziativa riguarda le rendite AVS, e propone semplicemente di abbattere il tetto pari al 150% dell’importo massimo, e quindi di assegnare la totalità dell’importo, come previsto per i concubini.
Le due iniziative stanno raccogliendo molte firme, tuttavia, non è ancora abbastanza, occorre fare un ultimo sforzo e firmare. Soprattutto perché, in alternativa alla nostra proposta per adeguare il fisco, ci sarebbe la tassazione individuale che andrebbe a sostituire l’attuale imposizione congiunta, che però porterebbe ad altre discriminazioni, in particolare nei confronti delle coppie monoreddito e di quelle con redditi simili. Inoltre, una tale misura provocherebbe un aumento della burocrazia poiché gli uffici di tassazione riceverebbero 1,7 milioni di dichiarazioni fiscali in più, e ciò provocherebbe maggiori oneri amministrativi e conseguentemente più costi sulle spalle dei cittadini.
Invito perciò a chi non ha ancora firmato ad aderire alle nostre 2 iniziative, per una Svizzera a misura di famiglia e di matrimonio. È possibile firmare sul sito del partito www.il-centro.ch.
Antonio Marinovic-Giovani del Centro Balerna