Rimuoverlo e prevenirlo, con opportune politiche culturali, è crescita civile emancipazione senso di responsabilità sociale.
Il pensiero fascista attecchisce perché trova consonanza con il nostro essere profondo. Come potenzialità sopite pronte a riemergere, le pulsioni fasciste ci appartengono, sonnecchiano dentro di noi. I vari dittatori passati e presenti, con il complice benestare di forze economico e sociali, le hanno cullate, coltivate e fatte esplodere.
Il loro apparire e diffondersi costituisce la palese sconfitta della ragione, il trionfo delle pulsioni violente e oppressive, la sopraffazione elevata a sistema di governo. I principi etici, superiori a qualsiasi sentimento nazionalpattriottico, vengono umiliati e calpestati, soverchiati da stupido orgoglio e dal potere rassicurante ed esaltante delle masse, dove l’individuo scompare.
Il fascismo è il tossico che cova a ci abita. Rimuoverlo e prevenirlo, con opportune politiche culturali, è crescita civile emancipazione senso di responsabilità sociale.