Helvetica Ticino
La missione fondante di HelvEthica Ticino è quella di ricondurre il potere al suo legittimo detentore, il popolo.
Per questa ragione la pratica consuetudinaria di prendere posizione sugli oggetti del voto popolare, è accolta come dovere di offrire ai cittadini una chiave di lettura secondo i valori sottoscritti da HelvEthica, sopra tutto, la dignità umana e la priorità dell’Essere Umano come Individuo in ogni loro espressione. Come conseguenza di questa logica, HelvEthica Ticino pubblica la propria chiave di lettura di quegli oggetti di voto per i quali ritiene utile esprimersi.
Oggetti di voto federale
1. Iniziativa per la libertà e l’integrità fisica
Ad avviso di HelvEthica Ticino questa iniziativa dovrebbe ricevere un convinto SI in quanto si tratta di precisare e rafforzare il Diritto Fondamentale per eccellenza: il diritto alla Vita. L’art 10 della Costituzione, nella sua attuale formulazione è reso precario dall’art 36 che prevede estese facoltà di limitazione dei diritti fondamentali su presupposti abbastanza generici da potersi applicare a una vasta casistica. Per evitare abusi, la soluzione più efficace è che sia richiesto il consenso del cittadino e che lo stesso sia tutelato da discriminazioni, punizioni o limitazioni dei suoi diritti costituzionali, qualora non lo desse. Al contrario la modifica non incide sull’azione di polizia e giustizia in quanto essa è già assicurata proprio dall’art 36 con la massima ampiezza possibile. Non esiste mai una misura di troppo quando si tratta di precisare, chiarire e rafforzare i diritti fondamentali dei cittadini, in particolare quello alla VITA. Non esiste alcuna plausibile ragione per cui opporsi a questo magnifico esperimento di libertà se non, come ben chiarito nella sua presa di posizione dal PS, la minaccia che esso pone all’esclusiva dell’uso della forza da parte dello Stato.
2. Legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili
Dalla prospettiva di HelvEthica Ticino un definitivo NO dovrebbe accompagnare questa legge liberticida, che rovina l’ambiente e che mette in difficoltà le economie domestiche pregiudicandone il benessere. Si tratta di una legge che parte da presupposti errati e previene a soluzioni irrazionali e dannose. Non pensiamo possibile immaginare il nostro magnifico ecosistema, accudito da secoli nei sui equilibri naturali, devastato da impianti eolici e solari il cui danno non è principalmente estetico. Le pale eoliche uccidono migliaia di volatili, gli impianti solari rendono inutilizzabili chilometri di pascoli naturali, di tane, di rifugi. I contatori controllati da remoto sequestrano la casa e la vita privata a favore di enti impersonali che potranno decidere della nostra vita senza garanzie, senza responsabilità. Con l’adattamento della tariffa ogni 15 minuti, perderemo ogni prevedibilità di spesa per una risorsa, l’energia elettrica, che incide significativamente sui conti dei focolari, per non parlare dell’incidenza sulla nostra quotidianità che dovrà adattarsi ai costi variabili, costringendoci ad alterare persino i nostri naturali bioritmi con conseguenze sulla nostra salute. Questa legge non risolve nulla ed uccide animali, devasta la natura, svuota le casse di casa, altera le nostre vite, ci espone a malattie da stress ed abbruttisce il paesaggio con ricadute infine sull’economia del turismo.
Oggetti di voto cantonale
3. Referendum sul nuovo palazzo di giustizia
HelvEthica Ticino ritiene che il costo di 70 milioni per l’acquisto e stimati 250 milioni totali per avere un palazzo di giustizia in funzione tra molti anni sia un impegno economico fuori luogo. In un momento di ristrettezze finanziarie per il Cantone, è un sicuro NO a questo progetto. Eccessiva la cifra finale da investire, superiore a quello che si spenderebbe per farne uno nuovo su misura delle esigenze della giustizia, con tempi troppo lunghi e senza una visione programmatica di insieme, in particolare se si pensa al futuro digitale dei tribunali, che molto probabilmente richiederanno spazi sempre minori. HelvEthica Ticino è cosciente della crisi di risorse in cui versa il sistema giudiziario da molti anni, della penuria di spazi ma anche ed ancor più di personale. La nuova sede della giustizia nello stabile della Banca EFG peserebbe nel bilancio pubblico e sarebe un fardello a carico della comunità definitivamente troppo gravoso. Si riformi per primo il sistema giudiziario, poi si stabilisca quali spazi e dove servano ed infine si proceda con pubblico appalto.