Botta e risposta fra l'ex campione tedesco e l'australiano: «Se Zverev è così idiota da fare quello che ha fatto...»
Nick Kyrgios ha la capacità innata di far parlare sempre di sé. Se prima della pandemia il tennista australiano era noto per il suo carattere da "bad boy", da qualche mese a questa parte - attraverso i social network - è diventato molto più pacato, quasi un ragazzo modello.
Nei giorni scorsi Sascha Zverev è andato a una festa, infrangendo di conseguenza l'auto isolamento che lui stesso si era imposto - in seguito alla partecipazione all'Adria Tour di Djokovic - ed è prontamente stato redarguito da Kyrgios: «Mi sveglio e vedo accadere cose controverse in tutto il mondo, ma quello che mi ha colpito di più è stato vedere Sascha Zverev… di nuovo, di nuovo. Quanto puoi essere egoista? Abbi almeno l'audacia di rimanere in casa per 14 giorni. Mi fa arrabbiare, questo mondo del tennis mi fa arrabbiare sul serio. Quanto possono essere egoisti tutti?».
Per tutta risposta Boris Becker ha deciso di lasciarsi trascinare nella diatriba Twitter difendendo il suo connazionale... «Noi tutti stiamo attraversando una pandemia chiamata COVID-19! È terribile e ha ucciso molte persone… dovremmo proteggere le nostre famiglie e i nostri cari e seguire le linee guida, ma comunque non mi piacciono gli spioni», si può leggere sulle colonne di "Quotidiano.net".
E anche la controreplica di Kyrgios non si è fatta attendere... «Spione? Per aver ritenuto qualcuno responsabile di qualcosa? Strano modo di pensarla, campione. Quando la mia famiglia e le famiglie di tutto il mondo hanno rispettosamente fatto la cosa giusta».
Boris Becker: «Non posso essere amico di chi rimprovera dei colleghi sportivi, né di chi si guarda allo specchio e crede di essere meglio degli altri».
Nick Kyrgios: «Per l’amor di Dio, Boris, non voglio competere con nessuno o cercare di buttare qualcuno sotto il bus. È una pandemia e se qualcuno è così idiota come Alex da fare ciò che ha fatto, io lo faccio notare. Semplice».
Boris Becker: «Mi piacerebbe davvero vedere Kyrgios realizzare il suo potenziale e vincere uno Slam! Sarebbe un modello incredibile per i giovani di tutto il mondo dato che affronta i problemi di uguaglianza/razza/cultura!”».
Nick Kyrgios: «Perché adesso parli di tennis? Questo non ha nulla a che fare con il tennis. Che ne dici del tizio che stai difendendo e che ci dia una sorta di spiegazione? Non delle scuse mediocri di circostanza».
In attesa della spiegazione da parte del diretto interessato Zverev, l'ex campione tedesco ha così deciso di festeggiare l’anniversario del suo ritiro, avvenuto il 30 giugno 1999, in maniera del tutto atipica...