Sconfitto in cinque set dalle campionesse in carica del Viteos NUC, il Volley Lugano ha tutt’altro che sfigurato nella trasferta romanda
Il coach Oikonomou resta fiducioso.
NEUCHÂTEL - Non è bastata una prestazione maiuscola del Volley Lugano per rompere l’imbattibilità del Viteos NUC, campione uscente e ancora quest’anno incontrastato in testa alla classifica. Le neocastellane si sono imposte ai vantaggi nel quinto set (24:26, 25:17, 21:25, 25:7, 17:15).
Oltre alla topscorer luganese Marijeta Runjic – premiata come MVP grazie ai suoi 23 punti – tra le protagoniste della contesa anche Fabiana Branca, autrice di 15 punti. «È stata una partita combattuta», ha detto la 22enne ticinese. «Eravamo molto vicine fino alla fine, sono stati dei dettagli nelle singole azioni a fare la differenza. Penso che possiamo comunque essere felici della nostra performance, perché ce la siamo giocata alla pari con le prime della lega».
Una sconfitta che non ha intaccato la crescita mostrata dalla compagine sottocenerina nella stagione in corso. Dopo anni trascorsi a navigare tra la sesta e la settima posizione, il Volley Lugano occupa ora saldamente la terza casella della classifica. «Quest’anno possiamo dire di essere una squadra più competitiva e completa», ha spiegato Branca, al quarto anno tra le fila luganesi. «La scorsa stagione ci sono state delle dinamiche che non ci hanno permesso di trovare una continuità, ma ora il gruppo è molto unito sia fuori che dentro il campo, e credo che anche il nostro allenatore abbia dato un contributo fondamentale».
Lo stesso coach, Apostolos Oikonomou, si è detto soddisfatto della prestazione delle sue ragazze. «Prima della partita sapevamo di affrontare un avversario molto forte, per di più con lo svantaggio della trasferta. Ma noi dobbiamo sempre puntare a spingerci fino al limite delle nostre potenzialità. Sapevamo che loro potevano sottovalutarci, e che dando il massimo avremmo potuto guadagnare qualche possibilità, come infatti è successo». Poco spazio per l’amarezza quindi nello spogliatoio ticinese. «Certo, visto il risultato ci può essere un po’ di rammarico, ripensando a come abbiamo gestito un paio di palloni. Però nel complesso non possiamo che essere contenti».
Un Lugano che dunque ha dato un’ulteriore prova di potersi ritagliare uno spazio nei più alti ranghi del volley nazionale. «Le ragazze hanno un grande spirito, non mollano mai. Si fidano di me e del mio piano, per questo quello che coltiviamo durante gli allenamenti, poi lo raccogliamo in partita», ha continuato il coach greco. «Occupiamo un posto di alta classifica non perché abbiamo a disposizione il budget più elevato degli altri o perché abbiamo le giocatrici più forti in assoluto, ma perché siamo un gruppo forte e ce lo meritiamo».
Oikonomou infine non ha nascosto le sue ambizioni. «Come ho detto il primo giorno che sono arrivato, sono un coach che non ha mai come obiettivo quello di arrivare tra la quinta e la decima posizione. Dobbiamo mirare a restare tra le prime quattro per andare a giocarci le semifinali».