Il nidvaldese si è confermato: vinta la CdM per la terza volta consecutiva
Quello in California è stato il decimo gigante consecutivo conquistato da "Odi".
OLYMPIC VALLEY - Marco Odermatt ha aggiunto un nuovo, preziosissimo, trofeo alla sua già ampia collezione. Vincendo il gigante di Palisades Tahoe, il nidvaldese ha infatti ottenuto l’aritmetica certezza della conquista della Coppa del mondo di sci alpino. La terza consecutiva.
Presentatosi sulle nevi americane con un vantaggio abissale in graduatoria, il campionissimo rossocrociato non ha titubato: ha chiuso immediatamente i conti disputando - come al solito - una gara sontuosa.
Nella prima manche, nonostante i graffi del norvegese Kristoffersen, ha lasciato intendere che non ci sarebbe stata storia. Ha firmato una prestazione delle sue, una di quelle che i rivali, pur bravi, pur agguerriti, non possono far altro che applaudire. Ed ha chiuso in vetta. Pur conscio di giocarsi molto, nella seconda manche ha poi comunque saputo incantare. È scattato sapendo di doversi superare per scavalcare un Kristoffersen superlativo e... lo ha fatto. Ha attaccato, ha sciato con grazia e potenza ed è stato in grado di difendere il vantaggio che si era costruito, chiudendo con 0”12 sul norvegese e 1”37 sull’ottimo River Radamus.
È così, imbattuto nella disciplina (sette prove, sette successi, dieci consecutivi contando anche la scorsa stagione), è scappato da Manuel Feller, l’unico che (in teoria) ancora avrebbe potuto impensierirlo nella classifica generale. L'austriaco ha, alla fine, terminato ottavo. Bravino, ma troppo in "giù" per continuare a sperare ancora. I 32 punti conquistati - contro i 100 dell'elvetico - lo hanno infatti spinto lontano 1'001 lunghezze. E con appena dieci prove ancora in calendario... Pure questo dato rappresenta un record: mai nessun atleta era infatti stato in grado di chiudere i conti tanto presto. Prima dell'avvento del cannibale rossocrociato, il primato assoluto di "velocità" nell'indossare la corona era di nove gare dal termine dei giochi. Quello relativo agli uomini di sei. Con "Odi" di mezzo, però, sembrano molti i record destinati a crollare.
La giornata di festa per Odermatt è in realtà stata una giornata molto positiva per tutta la Svizzera. In California hanno infatti fatto bene tanti tra i nostri atleti al via. Basti pensare al piazzamento di Thomas Tumler (quarto a 1”50 dal primo), Gino Caviezel (quinto a 1”77) e Loïc Meillard (sesto a 1”82). Una buona prova l'hanno firmata pure Justin Murisier e Livio Simonet, capaci di terminare nella top-15.