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SUPER LEAGUE«Più partite decisive, pubblico e adrenalina: tanti i benefici, ma servono scelte coraggiose»

20.05.22 - 06:30
Degennaro: «Da anni se ne parla e ci si lamenta di un format vecchio, ma poi non si fa niente. Andiamo fino in fondo».
TiPress/archivio
«Più partite decisive, pubblico e adrenalina: tanti i benefici, ma servono scelte coraggiose»
Degennaro: «Da anni se ne parla e ci si lamenta di un format vecchio, ma poi non si fa niente. Andiamo fino in fondo».
A Ittigen sono chiamati ad esprimersi i club di Super e Challenge. Dall’allargamento a 12 ai playoff, sono diverse le novità sul piatto per aumentare l’appeal del nostro campionato, decisosi troppo spesso con largo anticipo.
CALCIO: Risultati e classifiche

ITTIGEN - La data del 20 maggio magari non dirà molto ai più, ma per il nostro calcio potrebbe diventare quella di una storica riforma, con grandi cambiamenti per il format della Super League dal 2023/24. Sul piatto l’allargamento a 12 squadre e l’introduzione dei playoff, con un campionato diviso in tre fasi.

La prima con i classici gironi di andata e ritorno (22 partite), poi uno sviluppo più “frizzante” per dare nuova linfa a un torneo decisosi spesso con largo anticipo. Nella seconda fase la classifica verrebbe divisa in due parti - le 6 migliori e le 6 peggiori -, con altri 10 turni in cui questi team si affronterebbero tra loro. Dopodiché entrerebbero in scena i playoff. Le prime due della classe si giocherebbero il titolo (serie best-of-3), mentre le compagini dal terzo al decimo rango lotterebbero per i posti nelle coppe europee. L’11esima andrebbe allo spareggio, mentre l’ultima verrebbe retrocessa.

Sarà davvero il giorno della svolta?
«Lo spero e me lo auguro, ma quando c’è una votazione non si sa mai… - interviene Marco Degennaro, dirigente navigato e membro del Comitato della SFL - Da tanti anni se ne parla, ci si lamenta e si dice che questo è un campionato con un format vecchio, ma poi non si fa niente: questa volta bisogna andare fino in fondo».

A Ittigen sono chiamati ad esprimersi i 20 club di Super e Challenge. Diverse le votazioni e gli step, che per concretizzarsi dovranno avere anche il nulla osta del Consiglio dell'Associazione della SFL.
«Esatto, si parte dall’allargamento. Per aumentare a 12 squadre servirà una maggioranza di ben 14 voti su 20. Una volta approvato l’aumento, si passa al discorso della formula e dei playoff. Sul piatto la finale (best-of-3 tra le prime due), ma anche gli scontri per il piazzamento in Europa (3-10) e il barrage. Lì servirà una maggioranza di 11 voti. Attenzione: non è detto che il "pacchetto" venga approvato in toto. Ad esempio potrebbe non passare il discorso della finalissima. O interamente quello dei playoff. Ad esempio l’YB propone un formato simile a quello austriaco. Dopo 22 turni ci si dividerebbe in due gruppi da 6 fino alla fine (senza playoff)».

Si è letto e detto che tanti club sono favorevoli. Filtra ottimismo?
«Più o meno. Ci sono dei grandi club come Young Boys, Zurigo e Lucerna che hanno manifestato il loro dissenso. Invece, nel gruppo trainante dei favorevoli ci sono anche Basilea, San Gallo, Lugano, Servette, Sion e Losanna. Tanti team di Super insomma. Però poi entra in gioco anche la Challenge League».

Per spiegarlo ai tifosi, quali sarebbero i benefici di questo cambiamento radicale?
«Molto semplice. Più scontri diretti, più partite decisive, maggior appeal verso i giovani e chi - come le televisioni - può essere interessato al prodotto. I playoff e le “finali” poi portano pubblico allo stadio. Lo si vede in qualsiasi sport al mondo. Le statistiche parlano chiaro. Queste partite, per i diritti TV, sarebbero più attrattive magari anche all’estero, dove ora non vendiamo nulla. Interessa di più una gara del 33esimo turno a campionato già deciso da tempo, o una finale…? Non dico che sia facile, perché sarebbe una svolta, ma ora servono scelte coraggiose per offrire gare con tanta adrenalina e decisive. Dalla parte opposta c’è chi è legato alla tradizione, ma poi non ci si lamenti se ad aprile i giochi sono fatti e si perde interesse in quello che potrebbe diventare - al contrario - il momento clou».

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COMMENTI
 

Boh! 2 anni fa su tio
Sperando che poi però il livello non rimanga desolatamente lo stesso di oggi….

fapio 2 anni fa su tio
Finalmente una proposta accattivante
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