La Rossa non è ancora al livello di Mercedes e Red Bull, ma sta ponendo le basi per un futuro migliore
MARANELLO - Il sapore della vittoria fa uno strano effetto. Fa addirittura dimenticare di aver gettato via un podio che in una stagione così è comunque merce rara. La Ferrari però ha preferito provarci, tentare l’impresa impossibile di fa concludere a Leclerc la gara senza fermarsi a cambiare le Intermedie che aveva montato all’inizio. Ha fatto bene. Perché nulla ti può inebriare più di una vittoria. Charles l’ha accarezzata per nove giri, poi quando Bottas gli è piombato alle spalle come un predatore affamato, ha capito che ormai il sogno era finito. Però quel sogno è stato comunque bello poterlo fare con un’auto che quest’anno è spesso finita doppiata, a un giro dal vincitore. In Turchia si è vista una Ferrari diversa. Venerdì, sabato e poi domenica è stata all’altezza. Non ancora quanto basta per battere Mercedes o Red Bull, ma almeno per vincere il duello da terzo posto con la McLaren che è poi l’obiettivo vero della stagione.
Merito del nuovo motore che con le novità sulla parte ibrida permette ai piloti di avere un po’ di potenza in più e soprattutto di averla distribuita meglio durante il giro. «Adesso potremmo puntare al podio ad ogni gara», ha detto Mattia Binotto che sogna di giocarsi la vittoria in Messico, una pista che dovrebbe aiutare la Rossa. La grande rincorsa Ferrari non è ancora finita, ma i segnali raccolti dopo il cambio del motore di Leclerc (in Russia) e di Sainz (in Turchia) confermano che la strada intrapresa è quella giusta.
La Ferrari sta facendo bene i compiti a casa per l’anno venturo e riuscire a raccogliere dati in pista sul nuovo sistema ibrido è importante anche se poi l’anno prossimo cambierà ancora il motore termico e cambieranno pure le benzine che diventeranno bio in attesa di una radicale rivoluzione l’anno successivo. La Ferrari senza assilli di classifica (il terzo posto è un obiettivo, ma non di quelli da strapparsi i capelli per una squadra con il suo albo d’oro) può lavorare anche per l’anno prossimo, cosa che non possono certo fare Mercedes e Red Bull impegnate in una lotta all’ultimo respiro per questo campionato. Loro devono concentrare tutti i loro sforzi su una stagione che sta premendo Max e Lewis come mai avremmo previsto alla vigilia.
Il duello è davvero fantastico e alla fine saranno dettagli e affidabilità a decidere il vincitore. La prima volta di Max e l’ottava di Hamilton? A sei gare dalla fine con soli sei punti di vantaggio per Max, la situazione è ancora clamorosamente in equilibrio. È il bello di un mondiale che era nato come scontato. Ma per fortuna non sempre gli esperti ci azzeccano.