Dichiarati inabili al reclutamento, perché si rifiutano di indossare stivali di pelle. Gli esperti criticano questa decisione
SION - Da circa un anno, il vallesano Antoni Da Campo ha deciso di non mangiare più prodotti provenienti da animali, e di non indossare abbigliamento in pelle.
Conseguenza: è stato estromesso dai ranghi dell'esercito perché ha rifiutato di indossare il cuoio. Il giovane 19enne ha fatto appello contro tale decisione, come riferisce il "24 heures".
"Rispettiamo, per quanto possibile, certe condizioni particolari legate alla religione o alla salute. Vegetariani e persone intolleranti al lattosio possono essere reclutate sottostando a determinate condizioni", ha spiegato oggi a "20 Minuten" Gabriela Zimmer, portavoce della Base logistica dell'esercito.
"L'esercito avrebbe potuto fare un'eccezione" - Zimmer fa notare che i vegani, a causa del loro stile di vita, sono dichiarati non idonei al servizio militare a causa di varie direttive emanate dall'esercito.
Per questo motivo 25 persone sono state dichiarate inabili al servizio militare lo scorso anno. Nel 2014, 20 persone hanno subito la stessa sorte.
"L'esercito vive dell'efficienza di grandi unità. Se le parti interessate non sono disposte a compromessi, devono mettere una croce sul servizio militare". Il principio è lo stesso per la protezione civile.
"L'esercito avrebbe dovuto fare un'eccezione per gli stivali e fornire scarpe di pelle sintetica", ha sottolineato Piet Dörflinger, responsabile per l'associazione zivildienst.ch.
Della stessa idea è Lewin Lempert del gruppo per una Svizzera senza esercito (GSoA). "Se l'esercito avesse voluto reclutare vegani, avrebbe trovato delle alternative". Lempert è anche convinto che questi casi sono la dimostrazione che l'esercito ha attualmente troppi soldati.