La messinscena, organizzata da Autre salon, si è tenuta in un cimitero
Nel corso del "funerale" si è ricordata la passione della manifestazione per i corpi femminili usati per mettere in risalto altri oggetti
GINEVRA - GINEVRA - Il coronavirus ha avuto la meglio sull'edizione 2020 del Salone internazionale dell'automobile di Ginevra. Per rendergli omaggio, un'ironica cerimonia funebre ha avuto luogo al cimetière des Rois. Il tutto è stato organizzato da Autre salon, l'alter ego ecologista.
«Il Salone dell'auto è morto venerdì (...) dopo essere stato colpito dal coronavirus», ha detto Eric Vanoncini, rappresentante del dudeismo. Secondo il "prete" il povero estinto era malato da tempo, travolto da epidemie di febbre verde e femminista.
L'oratore ha ricordato alla ventina di presenti che il defunto era amante dei corpi femminili utilizzati per mettere in risalto altri oggetti, dei tappeti rossi gettati dopo l'uso e dei grandi veicoli dotati di quattro ruote motrici.