Trecento giovani si sono dati appuntamento nella notte tra sabato e domenica ad Auvenier.
Molti di loro erano palesemente ubriachi. L'intervento della polizia neocastellana è stato accolto dal lancio di bottiglie e cibo. Il portavoce: «Comportamento egoista»
NEUCHÂTEL - Tra i 200 e i 300 giovani, in molti casi alticci, si sono dati appuntamento nella notte tra sabato e domenica in riva al lago di Neuchâtel, a Auvernier (NE). La polizia ha deciso di non intervenire per motivi di sicurezza.
«Quattro agenti sono stati accolti dal lancio di bottiglie e cibo», ha affermato Georges-André Lozouet, portavoce della polizia cantonale alla radio locale RTN. Dato l'elevato numero di partecipanti e il fatto che avessero bevuto, la polizia ha preferito non intervenire per tutelare la propria sicurezza.
«Probabilmente non ci saranno procedimenti giudiziari, dato che la maggior parte dei partecipanti non è stata identificata», ha aggiunto Lozouet. Questi giovani, ha proseguito, hanno agito «con un certo egoismo» e non hanno capito che le raccomandazioni sanitarie in relazione alla pandemia di Covid-19 continuano, nonostante il deconfinamento.