A Berna per ora si parla solo di Germania, Francia e Austria, a partire dal 15 giugno.
Karin Keller-Sutter: «In Italia ci sono ancora limitazioni anche per spostarsi internamente»
BERNA - Germania, Francia e Austria. È della riapertura delle frontiere con questi tre paesi che la consigliera federale Karin Keller-Sutter, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ha informato la popolazione in conferenza stampa da Berna.
«Abbiamo la volontà comune di tornare alla normalità». È quindi prevista la riapertura comune dei confini, il 15 giugno, di Svizzera, Germania, Francia e Austria. Da allora torneranno a valere le regole Schengen.
Coppie non sposate - «Vorremmo però allentare prima le limitazioni di viaggio per le coppie non sposate - aggiunge Keller-Sutter -. In questi giorni ho parlato con Germania e Austria per trovare delle soluzioni già a partire dal prossimo fine settimana». Con la Francia «la sfida è un po' più grande», perché «sono un pochino più esigenti». Nel caso delle coppie, bisognerà dimostrare che la «relazione è solida e forte» («non che si sono appena conosciuti su Facebook», ha ironizzato Keller-Sutter). Si sta valutando l'eventualità dell'autocertificazione, per la visita ai familiari e per raggiungere ad esempio la casa secondaria. Ma il turismo per acquisti non è un "motivo valido".
Alla base un accordo - «La Svizzera non vuole riaprire unilateralmente le frontiere - ha precisato la consigliera federale -. Vuole accordarsi, come in questo caso, con gli altri paesi».
Sull'Italia - «Il mio Dipartimento ovviamente negozia anche con l'Italia - ha aggiunto Keller-Sutter -. Ma per ora la situazione lì è diversa rispetto a Germania, Austria e Francia. In Italia ci sono ancora limitazioni anche per spostarsi internamente. Riaprire le frontiere con la Svizzera non sarebbe ancora adeguato. Allentare le misure alla frontiera con l'Italia potrà essere discusso in seguito». A domanda puntuale, ha risposto: «Non è possibile ora dire quando si potranno aprire i confini con l'Italia. Non c'è una data».
Vacanze e turismo - «Tutti potranno passare la frontiera se hanno il documento» ha risposto la consigliera federale a chi le ha chiesto se sarà possibile recarsi in Francia, Germania e Austria per le vacanze, dopo il 15 giugno. «Bisognerà ovviamente seguire le regole dei paesi in cui ci si reca, quelle di distanziamento sociale e d'igiene. Il turismo sarà possibile, ma mi appello agli svizzeri affinché restino in Svizzera per le vacanze».
La "frontiera dell'amore" - È stata la polizia tedesca a mettere la recinzione a Kreuzlingen, «perché non si voleva avere dei passaggi in quella zona, con grossi assembramenti». Keller-Sutter ha precisato che «la recinzione non è stata messa dal Dipartimento federale di giustizia e polizia».
Prudenza nella riapertura - La parole fondamentale è "cautela". E per il 15 giugno si troverà il modo di aprire le frontiere senza dimenticare l'aspetto del contact tracing. «Si tratta di un allentamento graduale». Non ci sono quindi ancora indicazioni non solo per l'Italia, ma anche per gli altri paesi Schengen. «Prima ci si mette d'accordo con quelli limitrofi. Poi "a cascata" ci si muoverà altrove».
Manodopera oltre frontiera - Con la crisi del 2008 la Svizzera era stata toccata meno e si era riscontrato un arrivo di persone dall'estero per motivi di lavoro. «Il nostro paese è stato invece toccato come tutti gli altri dal coronavirus - ha concluso la consigliera federale -. La Confederazione ha previsto delle misure per favorire la manodopera svizzera e ce ne saranno delle altre».