I favorevoli sostengono che alleggerire le attività dall'affitto per il periodo del lockdown porterà a meno fallimenti.
I contrari parlano invece di un'eccessiva ingerenza dello Stato: «È compito delle parti in causa trovare delle soluzioni».
BERNA - La pianificata legge sulle pigioni commerciali Covid-19 divide gli animi. I favorevoli sostengono che alleggerire le attività dall'affitto per il periodo del lockdown porterà a meno fallimenti, mentre i contrari parlano di eccessive intromissioni dello Stato.
L'idea del testo è che ristoratori e gestori di altre attività commerciali verseranno il 40% della pigione. Una soluzione che varrebbe fino a un tetto massimo di 20 mila franchi di pigione mensile e per il periodo caratterizzato da chiusure per le misure disposte dalle autorità. La procedura di consultazione si concludeva oggi.
Il PS chiede di completare la legge, in modo che possa essere attivata anche in futuro, ad esempio in caso di seconda ondata di coronavirus. Senza questa norma, sostengono i socialisti, molte attività si vedrebbero obbligate a chiudere.
Anche l'associazione di settore Gastrosuisse accoglie con favore la prevista legge, ma valuta lo sconto sull'affitto come troppo basso. «Solo una rapida decisione politica può evitare diversi fallimenti», ha sottolineato in una presa di posizione. Il Parlamento dovrebbe quindi terminare di trattare il dossier entro fine anno.
Non tutti entusiasti - I Verdi liberali, dal canto loro, chiedono una rielaborazione del progetto, poiché prioritari dovrebbero essere gli accordi spontanei fra proprietari degli immobili e affittuari. Le soluzioni della Confederazione dovrebbero essere sussidiarie e sostenere le soluzioni di Cantoni e Comuni.
Il PLR e la Federazione dei proprietari immobiliari (HEV) vedono nella legge un'eccessiva ingerenza dello Stato, contraria alla costituzione. Proprio per questo deve essere respinta in blocco. «È compito delle parti in causa - dove necessario - trovare delle soluzioni», scrive l'HEV. Argomentazioni simili vengono portate anche dall'UDC, che si oppone al testo.