L'obbligo determinerebbe un curioso turismo degli acquisti. Un centro commerciale svittese: «L'abbiamo notato subito».
ZURIGO - L'obbligo di portare la mascherina nei negozi recentemente introdotto nel canton Zurigo starebbe determinando un curioso fenomeno di turismo degli acquisti. Diversi zurighesi si recherebbero infatti apposta nei centri commerciali dei cantoni vicini - dove non vige questa imposizione - per evitare di doversi coprire naso e bocca durante lo shopping.
«Quando due settimane fa nel canton Zurigo è stato introdotto l'obbligo di mascherina notavamo già che c'erano alcuni che venivano da noi apposta», conferma a 20 Minuten Stefan Jenny, direttore del Seedamm-Center di Pfäffikon, a cinque km dal confine cantonale con Zurigo. Una simile percezione ce l'hanno anche gli avventori locali: «Ci sono persone che vengono qui apposta perché qui non si deve indossare la mascherina», assicurano Sarina e Tira, due giovani clienti del centro commerciale che, tuttavia, la mascherina ce l'hanno.
Anche nel parcheggio del Tivoli, a Spreitenbach, nel canton Argovia ma invero vicinissimo alla Città sulla Limmat, la constatazione è che, sia nel fine settimana sia lunedì, c'erano moltissime auto targate Zurigo. I responsabili del centro commerciale, però, non vogliono esprimersi sul possibile fenomeno di turismo degli acquisti transcantonale.
«Lo trovo un grosso colpo alla libertà imprenditoriale del nostro cantone», denuncia il granconsigliere zurighese Claudio Schmid (UDC) commentando l'obbligo di mascherina nei negozi. «In tutti gli altri cantoni confinanti non c'è», aggiunge. Per Schmid, non ci sono prove che una simile misura «protegga e serva».