Dall'inizio dell'emergenza Covid chi già beveva ora beve di più, lo sostiene un sondaggio. Ed è allarme dipendenze
La testimonianza: «Ho iniziato con un mezzo di birra dopo il lavoro, ora per me è una consuetudine»
ZURIGO - La pandemia ha cambiato molte delle nostre abitudini. Anche per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche. Lo conferma un recente sondaggio non rappresentativo (Global Drug Survey): dall'inizio della pandemia, il 46% degli svizzeri intervistati beve più alcol. E il 41% dichiara di farlo più spesso in solitudine.
Ma quali sono i motivi alla base di questo cambiamento? Abbiamo più tempo per bere, anche in compagnia dei membri della propria economia domestica. Oppure lo facciamo semplicemente perché siamo annoiati.
Le testimonianze - «Da quando è iniziata la pandemia, consumo alcol quasi ogni giorno» racconta M.M. a 20 Minuten. «In precedenza capitava raramente che bevessi durante la settimana. Mentre ora dopo il lavoro bevo sempre un mezzo litro di birra».
Un'abitudine che ha introdotto nel momento in cui, durante il lockdown, non era più possibile uscire alla sera: «Nel frattempo è diventata una consuetudine».
Ma nemmeno M.M. sa spiegarsi per quale motivo abbia cominciato a bere più del solito. «Di certo c'è la preoccupazione per la pandemia». Però parla anche del fatto che i contatti sociali erano ridotti al minimo: «Invece di passare del tempo con amici, me ne stavo a casa e mi aprivo una birra». M.M. teme però di cadere in una dipendenza da alcol: «Anche la mia compagnia mi ha già detto che devo smetterla di bere durante la settimana».
M.M. non è però il solo che a causa della pandemia consuma più alcol. «Durante il lockdown si aveva più tempo per concedersi una birretta» racconta F.M. Un'abitudine, questa, che è rimasta.
La vendita di alcol è aumentata - L'aumento del consumo di alcol si fa sentire anche sulle vendite. Lo confermano i commerci al dettaglio: «Negli scorsi mesi abbiamo registrato un aumento delle vendite di bevande alcoliche in tutta la Svizzera» afferma Patrick Häfliger, portavoce di Coop. Si parla sia di vino che di superalcolici.
Per Denner una crescita c'è stata durante il periodo del lockdown. Un periodo in cui il discount ha comunque percepito gli effetti della chiusura dei ristoranti. In seguito la situazione si è poi normalizzata.
Dipendenze Svizzera mette in guardia - Non sorprende che Dipendenze Svizzera abbia a che fare con un aumento di richieste dovute a problemi che hanno avuto origine durante il lockdown. Una dipendenza si potrebbe creare - afferma Markus Meury - tra i bevitori abituali che a causa del lavoro da casa o della disoccupazione hanno una vita meno strutturata. Il rischio può riguardare anche le persone ansiose, che a causa della pandemia potrebbero darsi all'alcol.
Meury mette allora in guardia: «In un primo momento l'alcol può risultare rilassante. Ma purtroppo per raggiungere lo stesso effetto a lungo termine, è necessario consumarne sempre di più». Le abitudini nate durante il lockdown si possono comunque superare tornando a una vita più regolare.