Le nuove disposizioni in vigore da stamattina in sintesi
BERNA - Nuova settimana, nuove regole. Dopo un weekend di discussioni e riunioni a Palazzo federale, il lunedì mattina è finalmente arrivato e con esso le disposizioni decretate ieri dal governo entrano in vigore. Ecco le misure in sintesi.
Mascherina obbligatoria
Non sarà possibile circolare a volto scoperto nei luoghi pubblici chiusi. Il provvedimento, già adottato venerdì dal Canton Ticino, è stato esteso a tutta la Confederazione. Negozi, centri commerciali, banche, uffici postali, musei, biblioteche, cinema, teatri, sale da concerto, interni di giardini zoologici e botanici e parchi faunistici, ristoranti, bar, discoteche, sale da gioco, hotel (ad eccezione delle camere degli ospiti), aree di ingresso e uscita, spogliatoi, impianti sportivi e centri fitness, studi medici, ospedali, chiese e istituzioni religiose. Il requisito della maschera si applica anche a tutte le stazioni ferroviarie, aeroporti e alle fermate di autobus e tram.
Eventi privati
Le riunioni con più di 15 persone devono essere evitate «se possibile» e, in ogni caso, anche qui la mascherina è obbligatoria. La consumazione di cibo e bevande è consentita solo da seduti. È obbligatorio - per il gestore del bar o del ristorante - raccogliere i dati di contatto. Gli eventi privati con più di 100 persone devono avere un piano di protezione analogo agli eventi pubblici e possono essere svolti solo in strutture accessibili al pubblico.
I raduni spontanei
Sono vietati raduni spontanei di più di 15 persone negli spazi pubblici, in particolare nei parchi o sulla pubblica via. I raduni organizzati - manifestazioni - sono consentiti, con le norme di protezione adeguate.
Nei bar e nei ristoranti
Il consumo di cibo e bevande in ristoranti, bar o club è consentito solo da seduti, indipendentemente dal fatto che sia all'interno o all'esterno.
Raccomandazioni per l'home office
I datori di lavoro sono tenuti a osservare le raccomandazioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Il telelavoro è raccomandato «per evitare grandi raduni di persone, soprattutto nelle ore di punta, e ridurre i contatti stretti sul lavoro».