Il dato è stato comunicato da Swissmedic: in Svizzera per ora sono state vaccinate quasi 170'000 persone.
Non sono invece imputabili al vaccino i decessi registrati in cinque pazienti anziani tra gli 84 e i 92 anni.
BERNA - Fino a ieri, Swissmedic ha ricevuto 42 notifiche di reazioni avverse da medicamenti sospette in relazione alle prime vaccinazioni contro il Covid-19 in Svizzera. Cinque i decessi, indipendenti però dal vaccino e legati invece alle normali cause di morte per questi pazienti d'età superiore agli 80 anni.
Le notifiche, perlopiù per reazioni da lievi a gravi, corrispondono «al profilo di rischio noto», specifica una nota odierna dell'autorità di controllo degli agenti terapeutici.
Gli esperti esaminano nel dettaglio tutte le notifiche di casi sospetti in collaborazione con i centri regionali di farmacovigilanza. Da questa valutazione non è finora emerso alcun cambiamento nel rapporto rischi-benefici dei vaccini, sottolinea il comunicato.
Cinque decessi, ma nessuna correlazione - La maggior parte delle notifiche non erano gravi (26,62%) e si riferivano a lievi reazioni già note dagli studi clinici. Sedici notifiche (38%) sono state classificate come gravi e cinque erano correlate a un decorso mortale.
In questi cinque casi i pazienti avevano un'età compresa tra gli 84 e i 92 anni e, in base all'attuale stato delle conoscenze, sono deceduti a causa di malattie comuni a questa età. «Nonostante un'associazione temporale con la vaccinazione, non vi è in nessun caso alcun sospetto concreto che la vaccinazione sia stata la causa del decesso».
Statisticamente irrilevante - Secondo l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), fino a ieri circa 170 mila persone in Svizzera hanno ricevuto una dose di vaccino. Secondo l'attuale strategia, viene data priorità alle persone particolarmente a rischio. Queste persone hanno più di 75 anni, soffrono di malattie croniche e spesso vivono in una casa di riposo o di cura.
Se la totalità di questi soggetti viene vaccinata in un breve periodo di tempo, per motivi «puramente statistici ci si deve aspettare un certo numero di decessi temporalmente associati alla vaccinazione». Come esempio, nell'arco di quattro settimane (periodo compreso tra due vaccinazioni) in Svizzera perdono la vita circa 2'300 persone di età superiore agli 85 anni.
Dritte per gli operatori sanitari - Prima di somministrare il vaccino, gli operatori sanitari devono tenere conto dello stato di salute individuale di una persona per quanto riguarda gli effetti collaterali comuni noti dei vaccini come febbre, brividi o nausea. I casi sospetti di reazioni avverse da medicamenti devono essere comunicati tempestivamente a Swissmedic.
La costante sorveglianza ha lo scopo d'individuare nuove, ancora sconosciute e rare reazioni avverse da medicamenti. I medici e gli altri operatori sanitari sono obbligati per legge a segnalare a Swissmedic simili problemi che possono essere correlati all'impiego di farmaci.
Swissmedic riceve ogni anno circa 14 mila avvisi di questo tipo, che vengono verificati e valutati da specialisti secondo criteri definiti a livello internazionale. In caso di nuove scoperte, si apportano adeguamenti all'omologazione del medicamento interessato, di solito integrando l'informazione sul farmaco.