Il messaggio del presidente della Confederazione in occasione della Giornata della memoria
BERNA - Ogni periodo di instabilità favorisce tendenze estremiste e pulsioni malsane. Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Guy Parmelin in un messaggio in occasione della Giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
«Basta uno sguardo all'attualità internazionale per convincersene», ha sottolineato il capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca. «Questo meccanismo psicologico deve essere denunciato e la tentazione della violenza scongiurata a tutti i costi», ha aggiunto Parmelin, precisando che la Svizzera «oggi, come in passato», condanna fermamente ogni forma di antisemitismo, discriminazione e razzismo.
Secondo il consigliere federale, la crisi sanitaria attuale non deve farci dimenticare ciò su cui la nostra società si fonda, ovvero «lo spirito di apertura, il senso del dialogo e l'espressione del rispetto».
Il presidente della Confederazione ha poi citato uno scritto dello storico israeliano Yehuda Bauer: «L'orrore dell'Olocausto non risiede nel fatto che rappresenti una devianza dalle norme umane, l'orrore è che non se ne sia discostato affatto». A suo avviso, ciò che è accaduto può accadere di nuovo, anche se non esattamente nello stesso modo, non da parte dei tedeschi contro gli ebrei, ma da parte di chiunque contro chiunque altro.
Dopo il 1945 sono stati perpetrati altri genocidi ed è importante oggi intraprendere azioni concrete per prevenirne di nuovi, ha rilevato ancora Parmelin. La Svizzera è stata pioniera in questo campo istituendo alcuni anni fa la "Global Action against Mass Atrocity Crimes", ossia l'azione globale contro i crimini legati alle atrocità di massa: una rete che raggruppa rappresentanti degli Stati, esperti e rappresentanti della società civile di tutti i continenti allo scopo di sviluppare strumenti di prevenzione.