Il Consiglio federale e l'Ufsp hanno cambiato strategia per quanto riguarda l'esecuzione di tamponi.
L'obiettivo? «Contribuire a riconoscere e contenere precocemente i focolai d’infezione locali, che possono colpire ad esempio scuole, istituti di formazione e altre istituzioni, luoghi o gruppi».
BERNA - Il Consiglio federale e l'Ufsp hanno deciso di cambiare marcia per quanto riguarda i test. L'estensione della strategia, comunicate oggi dal Governo in conferenza stampa, prevede infatti una ricerca più attiva degli asintomatici con test di massa.
«L’estensione della strategia di test intende contribuire a riconoscere e contenere precocemente i focolai d’infezione locali, che possono colpire ad esempio scuole, istituti di formazione e altre istituzioni, luoghi o gruppi», sottolinea l'Ufsp precisando che la Confederazione assumerà le spese indipendentemente dal fatto che i test vengano eseguiti a titolo preventivo nel quadro di un focolaio d'infezione già in atto o nel contesto di un focolaio maggiore incontrollato.
Insomma un cambio totale di strategia che qui vi riassumiamo tramite alcune "domande chiave" a cui l'Ufsp ha dato risposta.
Per quali gruppi e in quali situazioni l’Ufsp raccomanda ora l’esecuzione di test?
«Raccomandiamo l’esecuzione di test preventivi ripetuti nel quadro di piani di protezione e sotto la propria responsabilità nelle case di cura e per anziani, negli istituti medico-sociali nonché nelle organizzazioni di cure e d’aiuto a domicilio».
Perché la strategia di test viene estesa proprio a questi gruppi e a queste situazioni?
«L’estensione della strategia di test ha l’obiettivo di proteggere le persone particolarmente a rischio come le case di cura e quelle anziani e intende anche contribuire a riconoscere e contenere precocemente i focolai d’infezione locali».
Chi è responsabile dell’attuazione della strategia di test?
«La competenza è dei Cantoni. L’Ufsp li coadiuva in caso di necessità».
La partecipazione ai test preventivi continua a essere facoltativa o un test può essere «ordinato»?
«In linea di principio, la partecipazione ai test resta facoltativa. Nel caso di un focolaio d’infezione, il servizio cantonale competente può ordinare l’esecuzione di test».
La partecipazione ai test effettuati sul posto di lavoro è obbligatoria?
«In linea di principio, la partecipazione ai test è facoltativa. Il datore di lavoro è autorizzato a sottoporre al tampone i suoi lavoratori soltanto nei limiti del diritto imperativo. Il diritto imperativo comprende ad esempio la protezione della personalità del lavoratore e la protezione dei dati. L’esecuzione di test deve poter essere giustificata da motivi che si riferiscono alla prestazione lavorativa o alla protezione di altri collaboratori o di terzi (clienti, pazienti). Occorre tenere conto delle circostanze complessive, ad esempio della situazione epidemiologica e della praticabilità e disponibilità di altre misure di protezione».
Qual è il ruolo delle nuove varianti del virus per l’estensione della strategia di test?
«Alcune delle nuove mutazioni del virus (ad esempio quella denominata variante inglese) sono particolarmente contagiose. L’estensione della strategia di test intende contribuire a riconoscere, contenere e impedire precocemente i focolai d’infezione locali nonché proteggere le persone particolarmente a rischio».
Se sviluppo dei sintomi, devo fare il test anche se sono già stato vaccinato?
«Per le persone vaccinate che presentano sintomi di Covid-19 l’Ufsp raccomanda un test PCR. Il test è importante come per le persone non vaccinate».
In quali casi mio figlio deve fare il test a scuola?
«Se si verifica un focolaio d’infezione il servizio cantonale competente può ordinare l’esecuzione di test. Per ridurre il rischio di focolai, il servizio cantonale competente può ordinare, a titolo di prevenzione e riconoscimento precoce, l’esecuzione di test ripetuti nei luoghi con rischio elevato di trasmissione come per esempio nelle scuole o negli asili per cui valgono le stesse regole.
Quali test possono essere utilizzati?
«Tutti i test per il coronavirus che sono stati validati dai laboratori e corrispondono ai criteri dell’Ufso. Finora sono stati usati perlopiù i test PCR e quelli antigenici rapidi, per i quali il prelievo di campioni avviene tramite uno striscio nasofaringeo. I test PCR salivari analizzabili in laboratorio sono per ora disponibili soltanto in quantità limitata. I laboratori stanno ampliando progressivamente le capacità».
A quali condizioni la Confederazione assume le spese per i test?
«La Confederazione assume le spese per i test se sono soddisfatti i presupposti necessari. Il piano di protezione deve essere rispettato invariato in ogni caso, sia per i test delle persone asintomatiche per la protezione delle persone particolarmente a rischio, sia nei luoghi con rischio elevato di trasmissione
(per esempio nelle scuole). L’esecuzione di test su persone asintomatiche può andare a completare i piani di protezione esistenti. Per i test eseguiti nel quadro della prevenzione e del contenimento di un focolaio locale, il Cantone deve presentare un piano all’Ufsp e farlo approvare».