È stato collegato all’interfaccia digitale europeo e può essere impiegato in tutto lo spazio UE/AELS da ieri notte.
Dal canto suo la Svizzera ha contraccambiato il "favore", riconoscendo i certificati emessi negli Stati europei.
BERNA - Spostarsi in Europa, per le persone residenti in Svizzera, sarà ora un po' più facile. E dopo che ieri la notizia era stata anticipata da Bruxelles, oggi è arrivata anche la conferma da Berna. «L’UE - precisa l'Ufficio federale di Sanità pubblica (Ufsp) - ha ufficialmente riconosciuto il certificato svizzero e, allo stesso tempo, la Svizzera ha garantito dal canto suo il riconoscimento dei certificati emessi negli Stati membri dell’UE e dell’AELS».
Il certificato svizzero è stato collegato all’interfaccia digitale dell’UE e può essere impiegato in tutto lo spazio UE/AELS da ieri notte (8-9 luglio). «Fin dall’inizio del suo sviluppo - ricorda l'Ufsp - era stata accordata un’elevata priorità alla compatibilità internazionale».
L’obiettivo del «Certificato Covid digitale UE» è facilitare viaggi sicuri durante la pandemia di Covid-19. Spetta però ai singoli Stati decidere come può essere impiegato il certificato. «Ogni Paese - ricorda l'Ufsp - definisce le proprie disposizioni di entrata e ha la competenza di adeguarle in funzione dell’evoluzione epidemiologica. È quindi importante che i viaggiatori in possesso del certificato si tengano costantemente aggiornati sulle attuali disposizioni di entrata del Paese di destinazione».