L'Associazione Sciopero per il Clima lancia l'allarme riguardo alle recenti violentissime precipitazioni.
Secondo loro, temporali e inondazioni attuali sono solo un assaggio di quello che ci prospetta il futuro se non si compirà una decisa inversione di marcia. «Non abbiamo più tempo per una politica di facciata e compromessi».
BERNA - Gli eventi meteorologici «estremi» degli ultimi giorni stanno causando notevoli danni in Svizzera. Diversi laghi e fiumi sono già straripati - come a Lucerna dove le acque del Lago dei Quattro Cantoni hanno invaso la città vecchia - o sono al loro limite massimo (canton Berna). Fatti isolati? Non per l'Associazione ambientalista "Sciopero per il Clima" che nelle recenti violentissime precipitazioni (e nelle conseguenti inondazioni) vede solo confermati i suoi avvertimenti. «C'è ansia per un futuro in cui tali estremi meteorologici non saranno più una rarità».
«Solo un assaggio» - Anzi, per "Sciopero per il Clima" i temporali e le inondazioni attuali saranno solo «un assaggio» di quello che ci prospetta il futuro e rientrano tra le molte conseguenze della crisi climatica. «Gli eventi meteorologici estremi non solo diventeranno più frequenti ma anche più gravi con l'avanzare della crisi climatica», spiega Larissa Bison di Lugano.
«Agire ora» - Per l'Associazione c'è solo un modo per evitare che tali tempeste diventino più frequenti e più forti, ovvero ridurre le emissioni di gas serra il più rapidamente possibile. «Vediamo ora quanto sia importante raggiungere il netto zero di emissioni entro il 2030», sottolinea Vivienne Peter di Lucerna. «E che questa non è una richiesta estrema, ma assolutamente necessaria».
«Non c'è più tempo per i compromessi» - Il Piano d'Azione per il Clima, che lo Sciopero per il Clima ha sviluppato insieme a 60 scienziati, elenca le misure per ridurre le nostre emissioni di CO2. Queste devono ora essere prese sul serio dalle persone in politica e implementate, altrimenti continueremo a scendere sempre di più a un ritmo pericoloso nel circolo vizioso della crisi climatica, con conseguenze anche mortali. «Semplicemente non abbiamo più tempo per una politica di facciata e compromessi», dice Anna Lindermeier di Zurigo. «Siamo con l'acqua alla gola, bisogna agire subito».