L'esercito ha previsto dei test sui caccia prodotti dalla Lockheed Martin. Per prendere in contropiede gli ecologisti
BERNA - L'astronauta l'aveva predetto. Tra i consigli dati da Claude Nicollier a Viola Amherd nel 2019, questo era probabilmente il più sorprendente. «I caccia del futuro? Dovranno viaggiare con biocarburanti».
La ministra della Difesa deve averne fatto tesoro: secondo le Matin Dimanche, l'esercito svizzero sarebbe in contatto con il produttore americano Lockheed Martin e con altri paesi acquirenti, per avviare una sperimentazione sugli F-35.
«La Svizzera è in contatto con le forze aeree di diversi paesi per scambiare esperienze sul funzionamento dei bio-carburanti» ha confermato al domenicale il portavoce Kaj-Gunnar Sievert. Armasuisse effettuerà dei test sulla capacità dei Lockheed Martin, che sulla carta dovrebbero viaggiare con il 50 per cento di combustibile "green".
Una mossa del ministro Amherd - per altro, ecologista convinta - per cogliere in contropiede il fronte degli oppositori, Verdi, Ps e Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsA), che hanno lanciato ad agosto un'iniziativa popolare contro l'acquisto dei caccia.
I Verdi non sono comunque contenti. «È un'operazione di greenwashing» secondo il consigliere nazionale Fabien Fivaz. «Se vogliamo davvero fare un grande passo verso la transizione ecologica, allora non compriamo aerei che restano inquinanti e comunque inadatti a sorvegliare il cielo» commenta Pauline Schneider (GiSo, GSsA).