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SVIZZERAI treni tornano a riempirsi, anche di CO2

08.11.21 - 13:53
Misurazioni condotte dalle FFS confermano che in alcuni casi i valori sono alti. Si valuta l'installazione di filtri.
Tamedia
Fonte 20 Minuten / Pascal Michel
I treni tornano a riempirsi, anche di CO2
Misurazioni condotte dalle FFS confermano che in alcuni casi i valori sono alti. Si valuta l'installazione di filtri.

BERNA - I pendolari stanno piano piano tornando sui treni. In effetti, nel traffico regionale il tasso d'occupazione dei convogli FFS ha raggiunto il 75% di quello del 2019. Ma coi treni più pieni, peggiora la qualità dell'aria. È quanto denunciano degli attivisti su Twitter, che hanno rilevato una concentrazione decisamente troppo elevata di CO2. A bordo di un Regioexpress, una passeggera ha misurato una concentrazione di quasi 4'000 ppm.

Cosa significa? L'8% dell'aria presente nel treno in precedenza si trovava nei polmoni di un'altra persona. E visto che i coronavirus si trasmettono attraverso gli aerosol presenti nell'aria, un peggioramento della qualità dell'aria corrisponde a un maggiore rischio di contagio. La taskforce scientifica nazionale raccomanda, pertanto, di mantenere la concentrazione di CO2 sotto i 1'000 ppm.

Ora per la prima volta le FFS ammettono che alcuni casi questo valore viene effettivamente superato. È quanto emerge da un'analisi interna condotta dall'azienda stessa. «In pochissimi casi, la concentrazione di CO2 raggiunge per pochi minuti valori compresi tra i 1'700 e i 1'860 ppm» si legge in un recente contributo pubblicato sul blog delle FFS. In generale, sono tuttavia stati rilevati valori in un intervallo da normale a sufficiente, quindi non pericoloso per la salute (750 ppm e 1'400 ppm).

Qualità dell'aria monitorata - Le FFS sottolineano che ogni ora l'aria presente nei vagoni viene sostituita più volte. E che in generale sui treni non si ha un rischio aumentato di contagio. Inoltre, la qualità dell'aria è monitorata per mezzo di sensori. «Non appena la concentrazione di CO2 aumenta, il sistema regola la climatizzazione in modo tale da incrementare la fornitura di aria fresca e proveniente dall'esterno» spiega una portavoce.

Ma questo non basta, secondo gli attivisti che ruotano attorno all'account Twitter #SBBAirQuality. E invitano i pendolari a misurare loro stessi la qualità dell'aria, rendendo noti i risultati, e di chiedere che non venga superato il valore di 1'000 ppm. Inoltre, sui convogli potrebbero essere adottati degli specifici filtri per ridurre il rischio di contagio.

In ogni caso, le FFS starebbero in effetti valutando la possibilità di equipaggiare i vagoni con dei filtri. L'azienda sta seguendo gli sviluppi della tecnologia e afferma che l'eventuale installazione dei dispositivi sarà annunciata.

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COMMENTI
 

Ala 3 anni fa su tio
Basta mettere la mascherina!

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a Ala
La mascherina protegge più che altro dalle goccioline grosse di saliva, che per assorbimento trattiene una parte dei germi e batteri diventando un focolaio infettivo, per quello che va gettata senza toccarla dopo qualche ora di utilizzo, altrimenti ti porti un concentrato pericoloso nelle tasche e sulle mani. Anche attraverso una mascherina FFP2 percepisci il fumo di una sigaretta, ciononostante le particelle abbiano 2.5 micron di diametro (PM2.5), adesso pensa che i virus hanno un ordine di grandezza di pochi nanometri, circa 30-40 volte più piccoli di una particela di fumo. Dunque, rimane valido il concetto che fermare i virus con una mascherina è come voler bloccare le zanzare con un cancello. Il virus presente nelle vie respiratorie del portatore si aggancia alle molecole di CO2 e vapore acqueo (fungono da catalizzatore) ed esce all’esterno rientrando nei polmoni di un’altra persona. I locali chiusi e piccoli, d’inverno, con insufficiente ventilazione, assieme a maniglie, sedie e altre cose toccate continuamente da migliaia di persone, sono il veicolo preferito dei virus, dunque, i mezzi di trasporto pubblico troppo pieni andrebbero evitati anche con la mascherina.

vulpus 3 anni fa su tio
Oramai non ci sono più limiti alle scempiaggini. Quì abbiamo chi spinge per il trasporto pubblico , ed emerge che probabilmente c'è un grosso pericolo di malattie a causa dei gas di scarico dei ...polmoni. Dall'altra abbiamo questi pseudo talebani politici che addirittura, vorrebbero eliminare le detrazioni di viaggio a chi utilizza la vettura per andare a lavorare. Allora signori socialisti andateci voi a lavorare , che noi si rimane a casa, così non si inquina, e poi non abbiamo spese di trasporto privato, visto anche come è pianificato e come funziona il trasporto pubblico. Ancora una volta il partito delle tasse, in difficoltà, fa la sua sparata.È tempo e ora . che se veramente si vuole diminuire l'inquinamento ( e c'entra poco con il surriscaldamento del globo) bisogna rendersi conto che non è possibile continuare sull'evoluzione alla quale stiamo assistendo. Ma qualcuno si rende conto dell'immenso inquinamento prodotto dalla digitalizzazione? I cosidetti risparmi che si vorrebbero concretizzare , sono fonte di spreco di energia e materie prime. Qualcuno si scandalizzerà leggendo queste righe, ma poco importa. Bisogna avere il coraggio di guardare oltre la penalizzazione dei cittadini, per lavarsi la coscienza

Dani 3 anni fa su tio
Soprattutto le misurazioni durante l'attraversamento del tunnel di base vengono fatte ogni quanto? Verifiche in atto?

seo56 3 anni fa su tio
Ecoisterismo di massa….
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