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ZURIGOLe farmacie vendono test rapidi inutili?

27.12.21 - 19:45
Secondo uno studio, alcuni test rapidi approvati in Svizzera sono praticamente inutili.
Julian Stratenschulte/dpa
Fonte 20 Minuten / Daniel Krähenbühl e Daniel Graf
Le farmacie vendono test rapidi inutili?
Secondo uno studio, alcuni test rapidi approvati in Svizzera sono praticamente inutili.
La Germania ritira l'approvazione per questi test, L'UFSP, invece, non si ritiene responsabile per la messa in commercio di questi prodotti.

ZURIGO - L'elevato numero di casi di Coronavirus in Svizzera sta facendo lievitare la richiesta di test rapidi. Durante il periodo natalizio, non sono solo i laboratori ad essere stati presi d'assalto con l'introduzione del 2G+ per club o strutture wellness, ma è alta anche la richiesta di test rapidi e autodiagnostici.

Tra questi il test "Covid-19 Antigen Rapid Test" di Hangzhou AllTest Biotech, che viene venduto in Svizzera da varie farmacie ed è ritenuto valido dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Peccato che non dica lo stesso la valutazione prodotta dal Paul Ehrlich Institute.

L'indagine dei ricercatori dell'Istituto tedesco per i vaccini e i medicinali biomedici ha mostrato che il test fornisce rilevamenti corretti solo nel 16,7% dei casi, anche se in presenza di una carica virale molto elevata. Se la quantità di virus è bassa, l'infezione non viene nemmeno identificata.

È così che l'istituto, che sul suo sito web offre un elenco di test antigenici rapidi approvati, ha cancellato dalla sua lista il prodotto in questione.

«L'UFSP sconsiglia l'autotest» - «Ho notato che gli autotest che ho ricevuto dalla farmacia "Zur Rose" non vanno bene. Non ci sono standard in Svizzera?», segnala un lettore a 20 Minuten. Pascale Ineichen, responsabile della comunicazione per "Zur Rose", assicura: «Vendiamo solo autotest approvati e convalidati dall'UFSP».

Lo stesso Ufficio federale della sanità pubblica, tuttavia, rifiuta la responsabilità: «L'UFSP non si occupa del controllo dell'affidabilità degli autotest», afferma il portavoce Jonas Montani. «L'UFSP non raccomanda gli autotest e non se ne assume i costi - aggiunge Montani -. La nostra strategia si basa su PCR rapidi e test antigenici, che vengono eseguiti da specialisti qualificati».

Anche il contattare Swissmedic non è servito a molto. Un portavoce ha annunciato che Swissmedic è responsabile solo dell'approvazione dei medicinali, non dei dispositivi medici. Questi sarebbero regolati dall'UFSP. Insomma, uno scaricabarile.

Il mondo politico chiedere all'UFSP di reagire - Come sottolinea la consigliera nazionale del PS Yvonne Feri, l'UFSP non è realmente il referente per l'approvazione di questi test. «Tuttavia - spiega -, dal mio punto di vista, le autorità hanno una certa responsabilità quando sul mercato sono presenti prodotti che non funzionano». «Una sorta di "avviso" - aggiunge - potrebbe essere pubblicato sul sito ufficiale in modo che la popolazione sia informata in modo trasparente». Feri è convinta che a breve saranno presi comunque provvedimenti per correggere il tiro.

Anche la consigliera nazionale dei Verdi Katharina Prelicz-Huber difende l'UFSP: «Dal punto di vista strategico la sua risposta è corretta, ma c'è chiaramente una lacuna». Finora nessuno aveva pensato che in Svizzera fosse necessario un centro di test per gli autotest. Quindi, per reagire il più rapidamente possibile, la consigliera nazionale suggerisce di prendere per buoni (adottandoli) i suggerimenti della vicina Germania.

Inutili con Omicron - I test rapidi, tra l'altro, non sono più raccomandati con l'arrivo di Omicron. Come sottolinea l'infettivologo Andreas Widmer: «Un falso negativo porta a una falsa sicurezza, che potrebbe avere un effetto negativo sulla vigilia di Capodanno per le persone che festeggiano».

Se farmacie e centri di test dovessero vendere o utilizzare il test, sarebbe un «pericolo», afferma Widmer. «Sarebbe legale, ma non andrebbe affatto bene».

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