Secondo un'associazione che difende gli interessi degli operatori, l'aumento del carburante sarebbe «temporaneo».
Il rincaro del prezzo del petrolio ha già provocato tre aumenti (per un totale di nove centesimi in più) da inizio anno. «Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Ucraina hanno pesato».
ZURIGO - Il prezzo del carburante potrebbe presto arrivare a due franchi al litro: l'indicazione arriva oggi da Avenergy Suisse, quella che fino al 2019 era chiamata Unione petrolifera. Stando all'associazione che difende gli interessi degli operatori del ramo l'aumento tariffale dovrebbe comunque essere temporaneo.
Tre aumenti in meno di quaranta giorni - Da parte sua il Touring Club Svizzero (TCS) ha registrato dall'inizio dell'anno tre aumenti di prezzo, ciascuno di tre centesimi. Attualmente in media un automobilista è chiamato a sborsare 1,87 franchi al litro per la benzina senza piombo 95 e 1,91 per il diesel, ha spiegato all'agenzia Awp Erich Schwizer, esperto presso l'organizzazione. A suo avviso il 2022 sembra ricalcare il periodo 2008-2021, con prezzi del carburante elevati: alla fine del 2008 il litro di benzina aveva raggiunto 1,99 franchi e il gasolio 2,27 franchi.
Pesano le tensioni geopolitiche - L'evoluzione in atto è legata al rincaro del petrolio, che attualmente viene venduto a 92 dollari il barile, a fronte dei 71 dollari dell'estate scorsa e degli 80 dollari di novembre. «Oltre alle preoccupazioni per le potenziali perdite di produzione negli Stati Uniti a causa di un'ondata di freddo, i prezzi rimangono attualmente sostenuti a causa dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e in Ucraina», spiega Avenergy nel suo rapporto di mercato diffuso oggi.
Aumenta (solo) la domanda - La domanda di oro nero è aumentata sulla scia della ripresa economica post pandemia. «Ma l'offerta non sta tenendo il passo», afferma Giacomo Luciani, docente presso l'Istituto superiore di studi internazionali e di sviluppo di Ginevra. «Le grandi compagnie petrolifere sono state scoraggiate dall'investire: hanno realizzato grandi profitti, ma questi vengono destinati alla distribuzione di dividendi». Inoltre se diversi paesi produttori di petrolio aprono un po' di più i rubinetti, alcuni - come la Nigeria, il Venezuela o la Libia - non sono in grado di farlo.
Per il consumatore finale il prezzo alla pompa in Svizzera dipende da diversi fattori come il costo della raffinazione, le tasse, ma anche la logistica dei prodotti petroliferi. Gli oneri di trasporto sono piuttosto alti al momento, sottolinea Avenergy, a causa del basso livello del Reno, che complica le cose. È comunque ovvio che «se il prezzo del greggio sale, anche il costo di un litro di carburante inevitabilmente progredirà», conclude Luciani.