Nel 2021 la situazione economica si è sviluppata tutto sommato positivamente.
Rispetto alle attese, ci sono stati addirittura risultati clamorosi. Come in canton Turgovia e Zugo, che hanno messo a referto eccedenze da record.
BERNA - I Cantoni hanno chiuso l'anno contabile 2021 meglio del previsto, finendo quasi tutti in attivo. Nonostante la pandemia di coronavirus, la situazione economica si è dunque sviluppata in modo soddisfacente, con risultati talvolta clamorosi - in senso positivo - rispetto alle attese.
I vari responsabili delle finanze cantonali hanno espresso sentimenti simili nel presentare i loro conti annuali. Si va dal «risultato molto piacevole» di Basilea Campagna a «un'eccedenza di ricavi notevolmente elevata» nei Grigioni, mentre Turgovia e Zugo hanno addirittura messo a referto i migliori risultati della loro storia.
Tutti i 23 Cantoni che hanno già presentato il loro rendiconto finanziario - fra i tre che mancano vi è il Ticino - hanno ottenuto cifre più convincenti di quelle immaginate. In alcuni casi, la differenza è abnorme. Ad esempio, Zurigo aveva previsto una perdita di 926 milioni di franchi, ma alla fin della fiera ha registrato un più 758 milioni, per una divergenza fra ipotesi e realtà di oltre 1,6 miliardi.
Di questi 23 Cantoni, 17 avevano originariamente previsto passivi, con cifre di un rosso persino acceso. Solo tre però, ossia Berna, Uri e Giura, hanno terminato col segno meno e tutti senza sprofondare eccessivamente.
Il motivo principale di questi risultati è la situazione economica nettamente migliore, ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS il responsabile delle finanze di Zurigo Ernst Stocker, che presiede anche la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF). Cittadini e imprese hanno pagato più tasse e, inoltre, nel settore sociale le spese sono state inferiori a quanto temuto nei preventivi influenzati dalla pandemia.
Secondo Stocker, questo sviluppo economico più favorevole del previsto «è probabilmente dovuto anche al sostegno statale». Il politico cita in particolare aiuti come le indennità per lavoro ridotto, i crediti Covid-19 e le misure per i casi di rigore.
Un altro fattore che ha rimpolpato le tasche cantonali, prosegue Stocker, sono le distribuzioni aggiuntive da parte della Banca nazionale svizzera (BNS). Una teoria confermata anche da altre fonti, come Appenzello Interno, che ringrazia «entrate fiscali record e più soldi dalla BNS», al quale fa eco pure San Gallo.
La pandemia ha insomma avuto un impatto minore del previsto sui bilanci e perlomeno a livello finanziario la crisi appare superata, dicono da Basilea Campagna. I Grigioni sottolineano come gli ottimi risultati siano da far risalire «all'assorbimento inaspettatamente elevato dei costi da parte della Confederazione nella lotta contro la pandemia».
Per Stocker, il fatto che i Cantoni, le città e i comuni abbiano più entrate e bilanci migliori dovrebbe portare a meno aumenti delle imposte e meno sforzi di risparmio. Tuttavia, le incertezze sono già cresciute di nuovo, a causa della guerra in Ucraina. «I prezzi dell'energia e l'inflazione pongono sfide comuni», evidenzia il numero uno della CDF.