Dalle 18.00 la Svizzera ha ripreso il sesto pacchetto di sanzioni emanate dall'UE lo scorso tre giugno.
Le nuove misure prevedono in particolare l'embargo sul petrolio greggio provenienti da Mosca.
BERNA - La Svizzera riprende il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia emanata dall'UE lo scorso tre giugno. Sono entrate in vigore oggi alle 18.00. Lo ha deciso il Consiglio federale, che ha aggiornato le relative ordinanze.
Le nuove misure prevedono in particolare un embargo sul petrolio greggio e su alcuni prodotti petroliferi provenienti dalla Russia. Con la ripresa delle sanzioni europee, anche in Svizzera sono vietati l'acquisto, l'importazione, il transito e il trasporto di questi beni.
L'embargo prevede anche il divieto di fornire determinati servizi, comprese le assicurazioni e le riassicurazioni, in relazione con il trasporto di petrolio e di alcuni prodotti petroliferi russi, a prescindere dalla destinazione. Così come avviene nell'UE, in Svizzera l'embargo entrerà in vigore gradualmente entro l'inizio del 2023.
In ambito finanziario viene reintrodotto il divieto di fornire servizi come auditing, pubbliche relazioni e consulenza alle imprese e al governo russo nonché a persone giuridiche e organizzazioni stabilite in Russia. Il sesto pacchetto include anche limitazioni a tre media di Mosca e l'inclusione nella lista nera dell'Ue di enti e personalità varie. Quest'ultima misura era già stata recepita da Berna il 10 giugno.