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SVIZZERARischiamo blocchi dell'elettricità. Ecco come vivremmo nel peggior scenario possibile

21.07.22 - 17:32
Una Svizzera che resta al buio nei mesi più freddi dell'anno, non è fantascienza ma uno scenario realistico.
Getty
Fonte 20Minuten/SB
Rischiamo blocchi dell'elettricità. Ecco come vivremmo nel peggior scenario possibile
Una Svizzera che resta al buio nei mesi più freddi dell'anno, non è fantascienza ma uno scenario realistico.
Dopo l'allarme della Confederazione, proviamo a capire come potrebbe cambiare la nostra vita quotidiana.

ZURIGO - La Svizzera rischia di rimanere al buio questo inverno. In caso di carenza energetica, si adotterebbero varie misure tra cui le quote elettricità e i black-out controllati, come hanno annunciato mercoledì gli esperti federali in una conferenza stampa.

Come extrema ratio, il Consiglio federale potrebbe decidere di staccare la spina. Letteralmente. Lo scenario del blocco della corrente elettrica, per quanto utopico possa sembrare, potrebbe non essere così lontano.

La giornata tipo 

20 Minuten immagina una routine vissuta in questa nuova realtà. È una fredda giornata invernale di gennaio, fuori nevica. Un impiegato si alza alle sei del mattino. È buio pesto nel suo appartamento. Prende la torcia che è sul comodino, perché l'elettricità non sarà erogata prima dell'ora successiva. La corrente elettrica, infatti, viene interrotta per quattro ore, poi funziona per otto ore e viene quindi spenta per altre quattro ore. E così via.

Accade a tutte le famiglie e le aziende dello stesso distretto, indiscriminatamente. Per queste ragioni il cibo non viene più conservato in frigorifero, ma sul balcone, in modo che rimanga fresco.

Siccome i treni non circolano e l'uomo non possiede un'auto, quel giorno lavorerà da casa. Il suo ufficio è troppo lontano per essere raggiunto a piedi o in bici. Quando torna la corrente, mette subito in carica il suo cellulare. La paura di non avere abbastanza batteria durante la prossima interruzione è grande.

Andrà a fare la spesa una volta finito il lavoro, ma il supermercato vicino non sarà aperto. Questo perché sono trascorse le otto ore e nel suo quartiere la corrente è stata nuovamente tolta. Gli ci vogliono due ore per trovare una filiale aperta in un'altra parte della città.

Stanco, torna nel suo appartamento, ormai buio come la pece. Il giorno successivo il Consiglio federale terrà una conferenza stampa per fornire informazioni sulle nuove misure. L'uomo spera che le cose tornino presto alla normalità.

Le domande più importanti sul lockdown elettrico

Come funzionerebbero questi blocchi della corrente elettrica?
In caso di uno scenario con arresti della rete su larga scala, l'elettricità verrebbe interrotta per quattro ore. «Dopodiché l'elettricità sarebbe riattivata per quattro od otto ore, a seconda della situazione», afferma Julien Duc, portavoce dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere AES. Gli intervalli di accensione e spegnimento si ripeterebbero per tutto il giorno. Nelle ore in cui c'è elettricità, cellulari e power bank finirebbero subito sotto carica per essere pronti all'uso nelle ore senza corrente.

Rischiamo di rimanere improvvisamente senza elettricità?
Come durante la pandemia, la situazione verrebbe costantemente analizzata e il Governo federale informerebbe durante le conferenze stampa quali misure sta adottando in base alla situazione.

Chi sarebbe interessato?
Le interruzioni si applicherebbero alternativamente su singole aree di comuni o distretti. «Le dimensioni di queste aree dipendono dalle dimensioni della rete di distribuzione locale», spiega ancora Duc. In caso di lockdown elettrico, sarebbero colpiti tutti, privati e aziende.

Ci sarebbero eccezioni?
«I grandi ospedali a volte hanno le proprie linee di approvvigionamento e non sarebbero interessati dalle chiusure», afferma Duc. Le grandi aziende con un elevato consumo di energia, come Migros o Coop, sono fondamentalmente responsabili della ricerca di soluzioni per il superamento delle interruzioni.

Il rischio è reale
Il rischio della mancanza di corrente elettricità e gas in Svizzera è uno scenario realistico. La ragione di ciò è la guerra in Ucraina e le potenziali interruzioni dell'approvvigionamento di gas in Europa. Nel 2021 la Svizzera ha importato indirettamente circa il 43% del proprio gas dalla Russia comprandolo in Italia, Germania, Francia e Paesi Bassi. Se questi Paesi dovessero essere in difficoltà ciò peserebbe anche sulle forniture in Svizzera. A Bruxelles si teme che la Russia possa interrompere completamente le forniture di gas per far precipitare i paesi dell'UE nel caos economico e politico durante l'inverno.

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