Raccolte oltre 120mila firme contro l'acquisto dei nuovi F-35
BERNA - Sono state depositate oggi alla Cancelleria federale le oltre 120'000 firme con cui il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) - sostenuto dal Partito socialista e i Verdi - vuole bloccare l'acquisto di nuovi caccia da combattimento F-35. Lo comunica in una nota la stessa associazione. Da indiscrezioni si è venuto a sapere che 103'000 sottoscrizioni sono state già certificate come valide.
L'alleanza che si oppone all'acquisto degli F-35 è riuscita dunque a raccogliere - ben sei mesi prima della scadenza fissata per il termine delle sottoscrizioni - il numero di firme necessario per presentare un'iniziativa popolare contraria ai nuovi jet militari: non è comunque chiaro quale ruolo giocherà l'iniziativa nel processo di acquisto dei nuovi caccia. Il Consiglio degli Stati e la commissione competente del Nazionale spingono per accorciare i tempi dell'operazione e firmare i contratti il prima possibile.
Anche il Consiglio federale vorrebbe mettere la parola fine alla telenovela in pochi mesi, chiudendo l'acquisto entro marzo 2023. Il comitato d'iniziativa vuole invece andare al voto prima di questa data.
La commessa finita nel mirino dei promotori del "No" riguarda i nuovi caccia da combattimento F-35 Lightning II, del produttore statunitense Lockheed Martin.
Lo scorso mese di marzo la ministra della difesa Viola Amherd ha lanciato un appello agli iniziativisti, domandando loro di ritirare il testo. Questi hanno però criticato la richiesta, considerandola un attacco alla democrazia.