In treno, sui bus o in ufficio. Un numero impressionante di persone sta manifestando i sintomi del raffreddore e dell'influenza
ZURIGO - Il rumore che per due anni abbiamo temuto (alla stregua di uno stigma), arrivando a volte a sopprimerlo, è tornato. I colpi di tosse iniziano nuovamente a farsi sentire sui trasporti pubblici e al lavoro. E in maniera anche consistente considerato che ci troviamo appena alla fine dell'estate.
L'Istituto tedesco Robert Koch ha segnalato circa 3,5 milioni di nuovi casi di malattie respiratorie in Germania per la prima settimana di settembre. Nonostante le temperature estive. In Svizzera, secondo l'Ospedale Universitario di Ginevra, si registrano attualmente solo pochi casi di influenza, che però solitamente non vengono riscontrati nei mesi estivi.
Siccome i test Covid risultano negativi, invece di riprendersi a casa e a letto, molte persone salgono sui treni e si recano negli uffici andando così ad infettare chi sta loro vicino.
Il nostro sistema immunitario manca di allenamento - Ma perché questa impennata di sintomi influenzali? «In estate circolano anche altri virus respiratori che possono scatenare sintomi simil-influenzali, come i rinovirus, gli adenovirus, i virus parainfluenzali, i coronavirus e il virus respiratorio sinciziale», spiega il virologo Andreas Cerny.
Questi virus causano sintomi simili a quelli dell'influenza, ma non sono la "classica" influenza. Le conseguenze? Tosse, mal di gola e febbre. Negli ultimi due anni, la Svizzera non si è solo protetta dal Covid, ma anche da tutti gli altri virus, spiega l'infettivologo. «Il nostro sistema immunitario è di conseguenza meno stimolato e probabilmente siamo più esposti».
Lo conferma anche Thomas Rosemann, professore e direttore dell'Istituto di Medicina generale dell'Università di Zurigo: «È come un astronauta che dopo due anni di assenza di gravità perde la maggior parte della sua forza muscolare perché non esercita i muscoli. Il nostro sistema immunitario ha bisogno di una costante esposizione all'ambiente circostante per mantenersi in forma».
«Fare gli eroi e andare a lavorare non ha senso» - È quindi prevedibile che se si incontra un virus, lo si prenda con più facilità. «In alcune circostanze, l'infezione può anche essere più grave», sottolinea Rosemann. «Trascinarsi al lavoro con un raffreddore per fare l'eroe, sfruttando i mezzi pubblici per poi rimanere comunque a casa dal terzo giorno in poi, non ha senso dal punto di vista medico, epidemiologico ed economico», prosegue il medico. «È meglio rimanere a casa se non ci si sente bene, anche al primo fastidio alla gola. In questo modo ci si rimetterà in piedi più velocemente senza contagiare nessuno».
Ondata di malanni prevista in autunno - Alcune farmacie si stanno già preparando: «Ci aspettiamo una forte ondata di influenza nei prossimi mesi e probabilmente il Covid tornerà ad essere un argomento importante», spiega Natalia Blarer, direttrice della farmacia Toppharm Europaallee.
La farmacista raccomanda di sottoporsi al test in caso di sintomi e di indossare nuovamente una mascherina in pubblico per proteggere chi ci circonda. «Non si sa mai, ci potrebbe essere un paziente a rischio» conclude.