Le cause? I centauri vanno troppo veloce, per gli automobilisti è il vizio dell'alcol
BERNA - Sono 116 le persone che hanno perso la vita sulle strade svizzere nella prima metà del 2022: un netto incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (quando erano 87).
Lo ha comunicato oggi l'Ufficio federale delle strade (USTRA) pubblicando le statistiche semestrali sull'incidentalità.
Nell'analisi, l'ente ha aggiunto che anche i feriti gravi sono aumentati, da 1'709 a 1'746.
Velocità per le moto, alcol per le auto
Snocciolando la statistica, si nota che è aumentato il numero di decessi e di feriti gravi sia per chi viaggia in automobile (37 per il primo dato, 346 per il secondo) che per chi viaggia in moto (23 morti, 466 feriti gravi).
Per entrambe le tipologie di veicoli, l'analisi per fasce d'età mostra che l'incremento riguarda in particolare gli utenti sopra i 55 anni. Mentre tra i più giovani il dato ha subito una contrazione.
Arrivando ai motivi, per quel che riguarda le automobili sono aumentati i sinistri causati da guida in stato di ebbrezza del conducente gravemente infortunato, mentre sono diminuiti quelli dovuti alla velocità come causa principale. D'altra parte, per i motociclisti, la causa principale degli episodi avvenuti per responsabilità del conducente è stata la velocità.
Ciclisti... elettrici
Se per quanto riguarda i ciclisti il dato non è cambiato di molto (anzi, per i feriti gravi è persino calato da 375 a 358), la storia è diversa per gli e-biker.
Nel primo semestre 2022 sono deceduti 15 e-biker (2021: 9), mentre 220 hanno riportato lesioni gravi (2021: 254). Sul totale registrato, 43 guidavano un modello veloce (nessun morto, 43 feriti gravi), 192 invece una versione lenta (15 morti, 177 feriti gravi).
La maggior parte degli episodi è dovuta a sbandamento o perdita di controllo del mezzo. Nel 78 per cento dei casi, le cause più frequenti sono «disattenzione e distrazione», «comportamento errato» e «manovra errata».
Ubriachi sul monopattino
Gli incidenti possono poi coinvolgere anche chi è a piedi. Nella prima metà del 2022 sono deceduti 17 pedoni (l'anno scorso erano 15) e 198 hanno riportato lesioni serie (170). Due di loro hanno perso la vita sulle strisce pedonali, mentre 15 al di fuori degli attraversamenti segnalati. In 45 dei 215 episodi gravi registrati la responsabilità del sinistro è stata del pedone.
Infine, c'è stato anche un decesso (e 35 feriti gravi) per persone che guidavano i monopattini elettrici: nel 91 per cento degli episodi la responsabilità del sinistro è dell’utente del monopattino elettrico; la causa principale è stata la guida in stato di ebbrezza, seguita da disattenzione e distrazione, nonché velocità. Si osserva un incremento notevole fra i 25–34enni.