Lo pensa il Consiglio federale, che propone di prolungare il termine oggi fissato a qualche giorno.
BERNA - Prolungare a 60 giorni il termine per la segnalazione dei difetti di costruzione sia palesi che nascosti. Lo pensa il Consiglio federale, che propone di prolungare il termine oggi fissato a qualche giorno.
Il governo, indica una nota odierna, ha preso atto dei risultati positivi della consultazione relativa alle pertinenti modifiche del Codice delle obbligazioni (CO), adottando il messaggio all'attenzione del Parlamento.
Tre gli elementi fondamentali del disegno, che adempie le richieste di diversi interventi parlamentari, figura in primis la proposta di prolungare a 60 giorni il termine per la segnalazione dei difetti di costruzione. Attualmente, essi vanno in linea di massima notificati immediatamente, ossia entro qualche giorno, il che, sottolinea l'esecutivo, «non è né praticabile né giustificato. La nuova scadenza non sarà applicabile soltanto ai contratti d'appalto, ma anche a quelli di compravendita immobiliare. Le parti avranno tuttavia la possibilità di pattuire un termine diverso».
Inoltre, il diritto alla riparazione dei difetti di costruzione non potrà più essere escluso «se l'immobile è adibito all'uso personale o familiare». In tal modo, il Consiglio federale intende porre un freno alle clausole contrattuali, ampiamente diffuse, che escludono la garanzia per difetti dovuta dai venditori o dagli appaltatori generali a svantaggio degli acquirenti privati.
Infine, «il governo intende migliorare la situazione dei committenti anche nell'ambito dell'ipoteca legale degli artigiani e degli imprenditori, che conferisce all'impresa edile un diritto di pegno sul fondo nel caso in cui i suoi crediti non vengano pagati». I committenti potranno evitare l'iscrizione di una tale ipoteca nel registro fondiario prestando una garanzia sostitutiva, che in futuro dovrà coprire gli interessi di mora per dieci anni e non più come finora per un periodo illimitato.