Jens Haas, dell'istituto, ha confermato che la banca non si appresta a tagliare, in questo settore
ZURIGO - La profonda ristrutturazione in corso presso Credit Suisse (CS) non lascerà quasi nessuna traccia nel comparto investment banking svizzero: lo ha indicato il responsabile dell'unità, Jens Haas.
«La nostra attività continuerà a essere integrata nella divisione Swiss Bank, come già avveniva prima di quest'anno», afferma il dirigente in un'intervista pubblicata oggi dal periodico economico romando L'Agefi. La banca non si appresta a tagliare impieghi in questo settore: non è previsto «alcun aggiustamento significativo», secondo Haas.
Il manager non vuole peraltro fornire indicazioni concrete sull'organico, limitandosi ad affermare che nel ramo banca d'affari CS ha «di gran lunga la più grande squadra sul terreno in Svizzera, in rapporto ai concorrenti». Il portafogli delle attività elvetiche ha un valore di 700 milioni di franchi e la quota di mercato è del 13%, cosa che fa di Credit Suisse «chiaramente il numero uno» nella Confederazione.
«Manterremo tutta la nostra impronta qui in Svizzera, quindi dal punto di vista della clientela e del mercato non cambierà nulla», prosegue l'intervistato, aggiungendo che l'istituto non ha perso clienti «in maniera significativa».
Come noto a livello globale l'investment banking è al centro della trasformazione che il gruppo effettuerà nei prossimi due anni. Il piano prevede di tagliare 9'000 impieghi entro il 2025, con quasi 2'000 posti di lavoro da eliminare in Svizzera nei prossimi due anni, di cui 540 entro Natale.