Da metà dicembre niente più attribuzione anticipata ai cantoni
BERNA - Nei centri federali d'asilo è di nuovo disponibile un numero di posti letto sufficiente per accogliere i richiedenti appena arrivati. A partire da metà dicembre la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) quindi non attribuirà più anticipatamente ai cantoni i richiedenti l'asilo la cui procedura non è ancora conclusa, indica la stessa SEM in un comunicato odierno.
Sebbene negli ultimi mesi la SEM abbia aumentato il numero di posti letto nelle strutture federali da 5000 a oltre 9000, i centri si sono rapidamente riempiti. Dalla fine di ottobre, la SEM assegna provvisoriamente una parte dei richiedenti asilo ai cantoni prima dell'iter normale, per continuare a garantire le capacità di accoglienza. Inizialmente questa disposizione riguardava le persone per le quali era stato disposto il rimpatrio, nelle ultime settimane è stata estesa alle persone la cui procedura di asilo non è ancora stata completata.
Secondo la SEM, questa misura straordinaria si è dimostrata efficace e ha permesso di accogliere tutti i richiedenti l'asilo e le persone in provenienza dall'Ucraina che chiedono protezione in Svizzera. Un risultato raggiunto grazie anche all'ulteriore velocizzazione delle procedure, all'impiego di specialisti supplementari per il trattamento delle domande d'asilo, ma anche al sostegno dell'Esercito che mette a disposizione diverse strutture supplementari.
Dato che ora nei centri federali d'asilo è nuovamente disponibile un numero sufficiente di posti letto, dal 16 dicembre la SEM non assegnerà più anzitempo ai cantoni i richiedenti la cui procedura è ancora in corso. Se necessario, i richiedenti oggetto di una decisione di allontanamento continueranno a essere attribuiti ai cantoni prima dello scadere della durata di soggiorno minima di 140 giorni nei centri federali d'asilo. La misura riguarda un numero abbastanza esiguo di persone, assicura la SEM.
In ottobre la SEM ha registrato 3208 nuove domande d'asilo, ossia il valore mensile più alto dall'inizio del 2016. E per novembre si prevedono cifre analoghe. Complessivamente, alla fine dell'anno le domande d'asilo dovrebbero raggiungere quota 24'500, a cui si aggiungono le 2600-3000 persone fuggite dall'Ucraina che chiedono ogni mese lo statuto di protezione S. La SEM, in collaborazione con l'Esercito, sta esaminando la possibilità di mettere a disposizione alloggi supplementari.