Alcune specie si adattano altre sono più fragili. Le conseguenze delle temperature eccezionali di gennaio.
BERNA - Le temperature eccezionalmente calde di gennaio hanno un forte impatto sul ciclo vitale di molte specie animali. Alcune si adattano e riescono a sopravvivere, altre invece sono in serio pericolo. Le conseguenze possono essere più gravi di quanto previsto da molti esperti.
Le zecche attive in inverno - Le zecche hanno iniziato a pungere in pieno inverno. Sembra un film di fantascienza, ma è quanto sta accadendo in queste settimane. «Le zecche sono attive con temperature che superano i sette gradi», spiega l’esperto Werner Tischhauser. Un ambiente umido e soleggiato è la condizione ideale per la proliferazione di questi animali. Tischhauser ha creato un'app per monitorare la riproduzione. Nei primi tre giorni dell'anno ha già ricevuto cinque segnalazioni di punture. A titolo di paragone in tutto il mese di gennaio 2021 non era stata segnalata nemmeno una.
A causa degli inverni più miti, le zecche sono attive molto prima. L’esperto sostiene che spesso la popolazione non è a conoscenza di questi rischi. «Malgrado la probabilità di essere morsi è inferiore perché in inverno si indossa spesso vestiti lunghi, bisogna provvedere a una campagna di sensibilizzazione più mirata», afferma Tischhauser.
Le temperature calde favoriscono le specie esotiche come la gigantesca zecca Hyalomma, pericolosa perché insegue le sue vittime. A causa degli inverni freddi finora, questa specie non ha potuto svilupparsi in Svizzera. Tuttavia, i dati provenienti dalla Germania hanno mostrato che si sta diffondendo anche nel nostro Paese.
Gli sbalzi di temperature uccidono le api - I cambiamenti climatici stanno però intaccando i cicli vitali di molte specie. Il clima caldo può far svegliare dal letargo le api selvatiche. «Le conseguenze sarebbero drammatiche», sostiene Mathias Götti Limacher, presidente dell'Associazione svizzera degli apicoltori. «Quando fa troppo caldo, le api selvatiche e altri insetti passano alla modalità primaverile. Se poi fa di nuovo freddo, non sostengono più le temperature rigide».
Dare cibo agli uccelli può essere pericoloso - Se volete dare da mangiare ai volatili nel vostro giardino è necessario prestare particolare attenzione all’igiene, spiega Livio Rey, della stazione ornitologica di Sempach. Questo perché gli agenti patogeni che possono diffondersi tra gli uccelli attraverso il cibo tendono a sopravvivere meglio con le temperature più elevate. «È importante che il cibo venga messo a disposizione in un luogo asciutto. E che le deiezioni dei volatili non entrino in contatto con gli alimenti». Quello di offrire o meno cibo agli uccelli resta tuttavia un tema controverso.
Bisogna poi considerare i possibili cambiamenti sul lungo periodo, in particolare per gli uccelli migratori. Cicogne e nibbi reali, a causa del cambiamento climatico, svernano sempre più spesso in Svizzera perché riescono a trovare cibo a sufficienza. Per altre specie invece il cambiamento pone sfide più complesse. Se gli insetti di cui alcuni volatili si nutrono nascono con settimane di anticipo a causa del caldo, gli uccelli in questione, di ritorno dopo l’inverno, non riusciranno a nutrirsene. E perderanno importanti risorse per alimentare la prole.
Il clima mite permette di risparmiare energia - Infine, il clima più mite può avere anche qualche effetto positivo. La Svizzera ha risparmiato energia elettrica. E questo è stato particolarmente evidente lo scorso 1° gennaio, quando il livello dei consumi è stato del 15% inferiore rispetto alla media degli ultimi 5 anni. «Il minor consumo è direttamente correlato al tempo più caldo», sottolinea Marianne Zünd dell’Ufficio federale dell’energia. E anche il consumo del gas è più basso rispetto agli ultimi anni. Mentre sono in aumento le riserve all’interno delle strutture di stoccaggio europee.