A mezzogiorno ora locale presso la sede di New York sono state collocate le bandiere della Svizzera e degli altri nuovi membri
BERNA - La Svizzera inizia oggi il suo mandato biennale all'interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU). A mezzogiorno (ora locale), presso la sede di New York, sono state collocate le bandiere della Svizzera e degli altri nuovi membri non permanenti dell'ONU.
I Paesi hanno posto davanti alla sala riunioni le loro rispettive bandiere accanto a quelle degli altri membri del Consiglio di sicurezza. Durante la cerimonia l'ambasciatrice Pascale Baeriswyl, rappresentante per la Svizzera, ha affermato che «questo cammino che percorriamo, lo percorriamo con impegni condivisi. Vogliamo costruire dei ponti con tutti gli stati membri del Consiglio di sicurezza».
L'Organo sta lavorando per le generazioni future. «Per una pace duratura è necessario il sostegno dei giovani e quello delle donne», ha aggiunto Baeriswyl, concludendo il suo discorso commemorativo con la stessa frase incisa sulla cupola di Palazzo federale a Berna: «Unus pro omnibus, omnes pro uno», ovvero "Uno per tutti, tutti per uno".
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva eletto la Svizzera nel giugno 2022 per ricoprire il mandato da inizio del 2023 fino alla fine del 2024. Gli altri nuovi membri sono Giappone, Ecuador, Malta e Mozambico.
Per la Svizzera si tratta di un'opportunità per dare il proprio contributo di pace e di sicurezza su scala mondiale in un momento di tensioni politiche internazionali, ha riferito oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), aggiungendo che "il nostro Paese vuole impegnarsi attivamente e in maniera credibile su tutti i conflitti e le questioni all'ordine del giorno del Consiglio".
Il Consiglio federale aveva stabilito le sue priorità già ad agosto: promuovere una pace sostenibile, proteggere la popolazione civile, rafforzare l'efficacia del Consiglio di sicurezza e affrontare la sicurezza climatica. Secondo il DFAE, per mantenere la pace e la sicurezza nel mondo, la Svizzera seguirà il proprio profilo di politica estera e si baserà sulla Costituzione federale.