Il ticinese rientrerà in UBS con uno stipendio di circa 2,5 milioni di franchi l’anno, più bonus.
ZURIGO - Presto sarà alla guida della mega banca UBS-Credit Suisse. Con tutte le responsabilità e la pressione che questo comporta. Ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Sergio Ermotti non riceverà uno stipendio da capogiro. Secondo il Tages Anzeiger il CEO verrà infatti pagato secondo il modello retributivo standard di UBS, con un salario annuale pari a 2,5 milioni di franchi all’anno, più bonus.
Certo, non proprio spiccioli, ma solo tre anni fa, prima dalla sua partenza da UBS, lo stesso Ermotti si era portato a casa ben 13,3 milioni di franchi in dieci mesi. L'allora 60enne aveva infatti lasciato la carica a ottobre.
Nel frattempo si vocifera che i vertici di UBS vogliano ora portare la banca tra le top al mondo. Ma cosa dovrebbe fare Ermotti per raggiungere l’obiettivo? È necessario in primis riconquistare la fiducia dei clienti, riferisce l’ex capo economista di UBS Klaus Wellershoff ai colleghi di 20Minuten.
Tuttavia, sottolinea Wellershoff «UBS è una banca già di gran lunga migliore rispetto a quelle americane per quanto riguarda la gestione patrimoniale per clienti privati».
Anche per Andreas Dietrich, dell'Università di scienze applicate di Lucerna, UBS è già una delle migliori banche al mondo in diversi settori di attività, tra cui la gestione patrimoniale. Nell’investment banking, invece, secondo la classifica Refinitiv, UBS raggiunge "solo" il 20esimo posto. Ma, afferma Dietrich, lasciare la leadership ad altre banche in alcuni settori è comunque una decisione strategica. UBS, spiega, lascia deliberatamente il campo alle grandi banche statunitensi per concentrarsi solo su singole aree dell'investment banking.