Dopo un tweet di condanna per l'esecuzione di tre uomini, Nadine Olivieri Lozano è stata convocata dal ministero degli affari esteri
TEHERAN - L'ambasciatrice svizzera a Teheran è stata convocata oggi al ministero iraniano degli affari esteri. Aveva pubblicato venerdì un tweet di condanna per l'esecuzione di tre uomini in relazione alle manifestazioni dello scorso autunno.
Nadine Olivieri Lozano è stata convocata «in seguito alla posizione interventista della Svizzera in affari interni del nostro Paese», ha indicato il ministero in un comunicato. Alla diplomatica viene inoltre contestato «l'atto non convenzionale e non professionale di aver ripubblicato una foto con una falsa bandiera» dell'Iran.
L'ambasciata aveva postato venerdì sul proprio profilo Twitter l'immagine di una persona con il ritratto di Mahsa Amini - la giovane uccisa in settembre dopo essere stata arrestata per infrazione del codice d'abbigliamento - e una bandiera iraniana risalente a prima della rivoluzione del 1979.
«Condanniamo con forza l'esecuzione» dei tre uomini ed «esortiamo l'Iran a prendere misure per ridurre il ricorso alla pena di morte», si leggeva nel messaggio in persiano. Lo stesso messaggio è stato pubblicato in inglese, francese e tedesco sul profilo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
#Iran | We strongly condemn the executions this morning of three men in connection with the protests following the death of Mahsa Amini in September 2022.
— Swiss MFA (@SwissMFA) May 19, 2023
🇨🇭 urges Iran to stop these executions & to take steps to reduce the use of the death penalty.
👉🏼 https://t.co/Dcn3A7mw02
Durante l'incontro, l'ambasciatrice è stata informata «del livello di insoddisfazione» delle autorità iraniane e del fatto che una tale attitudine «non è compatibile con le relazioni amichevoli» che intrattengono Iran e Svizzera, secondo quanto si legge nella nota di Teheran.