I trasportatori stradali sono allarmati dalle cifre pubblicate dall'Ustra. «Vanno ampliate le infrastrutture»
BERNA - Nel 2022 sulle strade elvetiche è stato infranto un nuovo record: 39'863 ore di ingorghi.
«Un risultato assolutamente spaventoso, per non dire allarmante», ha commentato questa mattina l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali ASTAG. «Le cifre non sono mai state così alte e la rete stradale nazionale rischia di bloccarsi».
La richiesta dell'Associazione è quella di procedere il prima possibile «con l'urgente e necessario ampliamento dell'infrastruttura stradale e ferroviaria». In caso contrario, «l'industria del trasporto stradale continuerà a subire enormi perdite di produttività, senza alcuna colpa». Infatti, guardando le statistiche, l'ASTAG ribadisce che «il traffico pesante non può essere considerato la causa del crescente problema degli ingorghi. Eppure è assolutamente scandaloso che i costi della congestione continuino a essere scaricati sul traffico pesante, anno dopo anno, unilateralmente e senza alcuna colpa» ha tuonato l'associazione.
«Siamo sempre più impantanati», ha affermato il Presidente di ASTAG, Thierry Burkart, guardando anche alla prosperità e la crescita della società: «Si basano sulla mobilità e sulla logistica, e ciò richiede un'infrastruttura adeguata alle esigenze». «È giunto il momento di creare le capacità necessarie», ha concluso Burkart, «dobbiamo garantire che l'approvvigionamento e lo smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese continuino a funzionare in modo fluido, affidabile e puntuale».