Tra i politici c'è chi si toglie un sassolino dalla scarpa: «Si rendono odiosi». Renovate, d'altro canto, respinge ogni accusa.
ZURIGO - Domenica i Verdi hanno incassato una pesante sconfitta, perdendo 3,8 punti percentuali nella quota elettorale e cinque seggi nel Consiglio nazionale.
Conseguenza, questa - stando anche ad alcuni sondaggi elettorali -, dell'insofferenza maturata nella popolazione verso gli attivisti climatici, spesso associati proprio al partito dei Verdi.
I sit-in di gruppi come "Renovate Switzerland" sono quindi responsabili delle perdite dell’"ecopartito"?
Nel sondaggio post-elettorale della SSR, il 27% degli ex elettori dei Verdi ha affermato che la gestione da parte del partito delle azioni legate al cambiamento climatico li ha spinti a cambiare rotta.
Meret Schneider: «Così ci si rende odiosi»
Sono pochi i verdi che finora hanno preso una posizione chiara su questo tema. L'ex consigliera nazionale Meret Schneider, che ha perso il suo seggio, ha recentemente dichiarato alla Weltwoche: «Secondo me è strategicamente infelice incollarsi al Gottardo a Pentecoste».
Tutto questo li renderebbe «odiosi», anche a chi pensa davvero che la protezione del clima e le preoccupazioni ambientali abbiano un senso, sottolinea.
Greta Gysin: «Certo non mi entusiasma il loro modo di agire»
Anche Greta Gysin, attualmente in corsa per gli Stati, non nasconde un certo fastidio: «Non posso escludere che la politica di Renovate abbia avuto un'influenza sul risultato elettorale. D'altronde non ho mai nascosto di non essere entusiasta di queste azioni, non perché non condivida la loro frustrazione, ma perché non credo che questi metodi possano aiutare la causa».
Secondo Gysin, in qualche modo, gli attivisti potrebbero addirittura aver rubato spazio a una più seria discussione politica: «Sono un po' stufa di dover continuamente rispondere a queste domande in campagna elettorale. Penso che sia stata la domanda che mi è stata posta più spesso. Peccato che debba parlare di questo invece di poter esporre quelle che sono le miei posizioni in materia climatica. Perché io non mi sono mai incollata a nessuna strada».
Possibilità di mediare con Renovate, d'altra parte, non sembrano essercene: «Abbiamo sì un dialogo, ma non c'è nessun collegamento tra loro e il nostro movimento. Sono assolutamente autonomi e si muovono seguendo la strada che ritengono più opportuna per loro. Non abbiamo nessun tipo di influenza sul loro agire».
Renovate: «Non siamo responsabili»
"Renovate Switzerland" non si ritiene responsabile e respinge al mittente ogni accusa. «Siamo convinti che chi ha votato a favore del clima quattro anni fa non abbia scelto di cambiare rotta a causa delle nostre azioni pacifiche», sostiene la portavoce Selina Lerch.
Secondo Lerch, le perdite dei Verdi sono probabilmente dovute al fatto che nell'ultima legislatura sono emerse questioni diverse dalla protezione del clima. «Quattro anni fa, con il rapporto speciale del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici e grazie agli scioperi climatici globali, la questione del cambiamento climatico ha conosciuto una ripresa».
L’impatto che le loro azioni avrebbero avuto sulle elezioni è stato comunque discusso internamente. «Alcuni dei soggetti coinvolti hanno espresso preoccupazione, temendo che i nostri sit-in e il fastidio generato nella popolazione potessero non essere ben accetti dai Verdi». Ma per lei la strada da perseguire è chiara: «Dobbiamo continuare ad attirare l’attenzione sul cambiamento climatico, poiché la mancanza di azioni a favore del clima sta mettendo in pericolo miliardi di vite umane».