L'intenzione è non riconoscere le unioni con persone di età inferiore ai 16 anni
BERNA - La attuali disposizioni volte a contrastare i matrimoni fra minorenni vanno inasprite. È il parere della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S), favorevole al progetto del governo in materia, che dovrà ancora essere trattato nei dettagli.
Per la commissione, spiega una nota odierna dei servizi parlamentari, è sconcertante che in Svizzera continuino a essere celebrati matrimoni con minorenni, specie durante le vacanze estive.
Il disegno del Consiglio federale - la cui entrata in materia non è appunto stata contestata dalla CAG-S -, prevede una serie di modifiche nell'ambito del Codice civile volte a combattere questo fenomeno.
Piace in particolare l'innalzamento dell'età massima entro cui è possibile presentare una causa di nullità per minore età: ciò significa che tali unioni non saranno più "sanate" col raggiungimento della maggiore età del coniuge che era minorenne al momento del matrimonio, ma solo al compimento dei 25 anni.
Inoltre, la commissione sostiene il non riconoscimento universale delle unioni con persone di età inferiore ai 16 anni e i matrimoni conclusi durante le vacanze estive con uno dei due coniugi minorenne domiciliato in Svizzera.
Il progetto governativo
Presentato dall'esecutivo lo scorso 23 di agosto, il progetto di legge dà più tempo ai giudici per dichiarare nulla un'unione con minorenni. Come già accennato, il termine della sanatoria sarà posticipato al compimento dei 25 anni, invece di 18 anni come adesso.
Da notare tuttavia, stando al disegno governativo, che se la persona diventata maggiorenne - ma che non ha ancora compiuto 25 anni - esprime la sua libera volontà di mantenere il vincolo coniugale, il giudice dichiarerà valido il matrimonio. Il diritto in vigore prevede anche la possibilità di mantenere, in casi eccezionali, il matrimonio con un minorenne, se è nel suo interesse e a sua tutela. Tale deroga dovrebbe essere mantenuta anche con il nuovo progetto, stando al Consiglio federale.
Circa i matrimoni celebrati all'estero, quelli in cui uno dei coniugi non ha ancora compiuto 16 anni non devono essere riconosciuti. Lo stesso dicasi se al momento della celebrazione uno dei partner non aveva compiuto il diciottesimo anno di età e almeno uno di loro era domiciliato in Svizzera. Questa disposizione mira in particolare a evitare i matrimoni nelle vacanze estive.