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ZURIGOCassa malati unica: cresce il sostegno

11.01.24 - 10:42
Il 68% appare a favore, secondo un sondaggio condotto dal Basel Center for Health Economics
TiPress
Fonte ats
Cassa malati unica: cresce il sostegno
Il 68% appare a favore, secondo un sondaggio condotto dal Basel Center for Health Economics

ZURIGO - Sembra essere in crescita il sostegno all'introduzione di una cassa malati unica, un'idea peraltro più volte respinta negli scorsi decenni in votazione popolare: due svizzeri su tre sarebbero oggi favorevoli.

Il dato emerge da un sondaggio rappresentativo condotto dal Basel Center for Health Economics (BCHE) e di cui riferisce oggi la Neue Zürcher Zeitung (NZZ). I primi risultati dello studio - il campione è ancora in fase di ampliamento - sono stati presentati ieri a Berna.

In base a questo rilevamento demoscopico il 68% della popolazione vedrebbe di buon occhio un unico assicuratore malattia, contro il 21% di contrari (il resto non sa o non si esprime). «Gli intervistati non sono a quanto sembra più convinti che la concorrenza tra le casse sia vantaggiosa», riassume la NZZ.

I sondaggisti hanno anche esplorato la possibilità di passare dall'attuale sistema di premio pro capite a una tassa sulla salute da applicare al reddito. Alla domanda «al posto dei premi, verrà introdotta una tassa sanitaria nazionale del 12% sul reddito, è d'accordo?» il 40% risponde di sì, un'analoga quota di no.

«È interessante notare che non ci sono quasi differenze tra le classi di reddito», afferma a questo proposito l'autore della ricerca Stefan Felder, attivo presso l'Università di Basilea, citato dal quotidiano zurighese. Le persone che guadagnano bene sono quindi altrettanto spesso a favore di quelle meno abbienti.

Dalla simpatia mostrata per un'unica cassa si potrebbe dedurre che gli svizzeri non attribuiscono più alcuna importanza alla responsabilità individuale: ma questa conclusione sarebbe affrettata, come emerge da altri due risultati del sondaggio. Solo il 28% è favorevole all'abolizione delle franchigie e dell'aliquota percentuale di partecipazione ai costi, mentre il 57% è contrario. Inoltre poco meno della metà degli intervistati approverebbe il raddoppio dell'attuale partecipazione agli oneri, se questo venisse ricompensato con un equo risparmio sui premi, mentre il 36% rimane scettico in materia.

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COMMENTI
 

Gim 11 mesi fa su tio
Dalla padella alla brace.

Thinks 11 mesi fa su tio
Risposta a Gim
... Perché negli ultimi 30anni dall'introduzione della presa x i fondelli chiamata Lamal, secondo te dove andiamo? A colpi del 10% di furti annuali (aumenti), tra qualche anno consegni tutto il salario direttamente a questi "ladri"...

Nikko 11 mesi fa su tio
Cassa malati unica finalmente! Ma per i redditi bassi la tassa sanitaria non dovrebbe superare il 10%…

Nikko 11 mesi fa su tio
Risposta a Nikko
… del reddito DISPONIBILE…

Ar07 11 mesi fa su tio
Il 12% sul reddito top, praticamente sarebbe una mazzata per tutti, molto utile.

Voilà 11 mesi fa su tio
Risposta a Ar07
Ar07, dipende se si intende il reddito lordo, il reddito imponibile o il reddito disponibile, quest'ultimo già utilizzato per il calcolo della RIPAM.

Voilà 11 mesi fa su tio
I nuovi membri del Parlamento già sotto pressione delle lobby la pressione esercitata dai gruppi di interesse sul Parlamento è notevole. Il settore più attivo e influente è quello sanitario, il che non sorprende dato l'enorme posta in gioco: un mercato di 80 miliardi di franchi, in buona parte finanziato dall'assicurazione sanitaria obbligatoria o dai fondi pubblici, che la politica deve regolamentare. La forza degli 80 miliardi Sono 80 miliardi di franchi che fanno gola a molti: l'industria farmaceutica, le assicurazioni sanitarie, le organizzazioni degli ospedali, dei medici e del personale sanitario, i Cantoni. Tutti vogliono ottenere una quota significativa di questo mercato. E tutti si sono dotati di persone, di lobbisti e lobbiste, che a Berna devono difendere i loro interessi. [url rimossa] ch

Voilà 11 mesi fa su tio
I paesi dove la sanità funziona meglio hanno una cassa malati pubblica ma hanno anche degli organismi che si occupano della pianificazione e del controllo della qualità. In questo modo tengono sotto controllo i costi (Ad. es. Svezia e Giappone)..

francox 11 mesi fa su tio
Beh, cosí com'è adesso di sicuro non funziona. Se i ricconi e i manager sono così contrari ci sarà un perchè...

Gufo1 11 mesi fa su tio
Per carità. Con l'inefficienza tipica del DFS (vedi innumerevoli rimproveri incassati durante il periodo della Pandemia), invece d'ingrassare il Management delle Casse malati - cosa sicuramente riprovevole ma almeno i loro soldi, sempre ammesso che li spendono, ritornano a circolare nell'economia - i fondi versati dagli assicurati finiranno in un pozzo senza fondo. Ma il male che attanaglia il nostro sistema sanitario rimarrà irrisolto. I problemi sono i costi che crescono in continuazione, generati da persone che abusano dell'assicurazione e dai privilegi della casta dei medici specialistici. Finché per ogni starnuto la gente intasa senza conseguenze finanziari i pronto soccorsi, finché gente con permessi di soggiorno “F”, “N” ed “S” rimarranno a carico dei contribuenti, finché i vari Dr. Med. Spec. Chir. Dent. s’arricchiranno alla faccia della collettività, non ci sarà cassa malati unica che tenga.

Suissefarmer 11 mesi fa su tio
geniale il 12 sul reddito. ma sicuramente chi guadagna bene avra il potere di cambiare l'opinione pubblica e noi ci caschiamo dentro come polli. votate si, pure se vi dicono che la Svizzera cadrà nel apocalisse, e se poi dovessimo finire in una apocalisse economica si potrà sempre tornare in dietro. come pure il reddito di base incondizionato, votate si, è se la cosa porterà beneficio( e sicuramente la portera) sarà un ottimo rimedio contro la depressione da cittadino medio.

Tirasass 11 mesi fa su tio
Cassa malati unica è ok, ma dovrà fare quei controlli che oggi sono ampiamente insufficienti

Voilà 11 mesi fa su tio
Risposta a Tirasass
Serve una pianificazione e un controllo della qualità, però fin quando sono in mano alla politica non può funzionare, tutti vogliono avere un ospedale con pronto soccorso, TAC, risonanza magnetica e quant'altro fuori casa e si toglie qualcosa è subito referendum. Dall'altra parte ci sono privati che aprono cliniche e studi diagnostici e, operando in una situazione di libero mercato, nessuno può proibirglielo, ma poi fatturano alle casse malati. Casse malati che spesso hanno partecipazioni nel busines delle cliniche.
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