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ZURIGOViziati o sicuri di sé? Ecco come funziona la Gen Alpha

22.01.24 - 14:03
Sono indomabili, vivono una socialità quasi esclusivamente digitale e si domandano a cosa serva la matematica nell'epoca delle AI
Getty
Fonte 20Minuten
Viziati o sicuri di sé? Ecco come funziona la Gen Alpha
Sono indomabili, vivono una socialità quasi esclusivamente digitale e si domandano a cosa serva la matematica nell'epoca delle AI

ZURIGO - La generazione dei “bambini iPad”, meglio nota come Generazione Alpha e successiva alla Generazione Z, sta facendo discutere sui social, principalmente sulla piattaforma TikTok. Vanno infatti moltiplicandosi i video che descrivono questi bambini come testardi, viziati, ma anche estremamente digitalizzati e centrati sul mondo dei social. A centinaia i millenial che sfruttano la piattaforma cinese per raccontare quanto sia difficile il compito di allevare bambini al giorno d'oggi.

Ma non sono solo i genitori a dover fare i conti con loro. In un video tra i tanti presenti sul social, un dipendente del rivenditore di cosmetici Sephora descrive i dodicenni come portatori di caos: «Ogni volta che riceviamo questi bambini troviamo scatole regalo aperte, prodotti usati e tester rotti. È un disastro».

«Non ascoltano, sono sfacciati e sono saccenti», si lamenta un insegnante, sempre in uno di questi video. E nei commenti seguono una trafila di lamentele sui giovanissimi.

Una buona parte di questi video proviene dagli USA. Ma chi è questa Gen Alpha e cosa la spinge a comportarsi in questo modo? I problemi esistono anche in Svizzera? Il ricercatore generazionale François Höpflinger ha provato a delineare un ritratto in 10 punti.

1) Da 0 a 14 anni

La Generazione Alfa comprende i bambini nati tra il 2010 e il 2025. Hanno tra zero e 14 anni. E' considerata la generazione successiva alla Generazione Z.

2) “Bambini iPad”

«Sono la prima generazione ad essere completamente digitalizzata», spiega Höpflinger. Fin da neonati crescono con smartphone e tablet e sanno come usarli. Scorrino abilmente sullo schermo prima ancora di pronunciare le prime parole, motivo per cui vengono chiamati anche “bambini iPad”.

3) I genitori usano i social media

«I loro genitori, la generazione dei Millennial, sono a loro volto utenti attivi di smartphone e social media». Quest bambini non conoscono un mondo senza media e app. Probabilmente non immaginano nemmeno che in passato venivano utilizzate le mappe al posto di Google Maps.

4) Generazione digitalizzata

«I bambini hanno accesso a una quantità senza precedenti di contenuti digitali». Hanno familiarità con smartphone, tablet, console e social media. Ma questa digitalizzazione presenta anche degli svantaggi. «Ciò può aumentare il rischio di subire cyberbullismo o di accedere a contenuti pornografici o violenti», prosegue Höpflinger.

5) Modellati da un'epoca di crisi

La sensazione di instabilità accompagna questi ragazzi fin dalla tenera età. «Si trovano ad affrontare la maggior parte delle crisi del nostro tempo: dal Coronavirus alle guerre in corso, così come la difficile situazione economica», afferma il ricercatore generazionale. In Svizzera, questa generazione si batte spesso contro norme sociali che ritiene superate. «Di solito vivono nella loro bolla e secondo le proprie regole, comportamento questo rafforzato dal networking con i loro pari».

6) Quasi nessuna abilità sociale

Tuttavia, questa rete è limitata solo allo spazio digitale. Le loro abilità sociali sono molto poco sviluppate. I bambini vivono principalmente nello spazio digitale, il che significa che hanno pochi contatti personali e non sanno esattamente come interagire tra loro nella vita reale. «Anche le amicizie tendono a svolgersi online, ad esempio attraverso i videogiochi».

7) Bambini multiculturali

Dal 35 al 40 per cento dei bambini della Gen Alpha in Svizzera cresce in un ambiente multiculturale e ha almeno un genitore non svizzero. Questi bambini devono affrontare ulteriori sfide, come la barriera linguistica e altre norme culturali. «È più facile per loro rimanere nella loro cerchia ristretta».

8) Genitori "tosaerba"

Secondo Höpflinger, i bambini della Gen Alpha crescono iperprotetti e viziati. «Fondamentalmente i genitori vogliono rendere loro le cose più semplici, cercando quindi di proteggerli da discussioni o fallimenti». Così facendo, invece di prepararli alle sfide di domani, rimuovono tutti gli ostacoli in modo che non debbano affrontarli affatto. Proprio come un tosaerba.

9) Tratti caratteriali

«Sono abituati a ottenere tutto ciò che vogliono». Ciò è influenzato principalmente dall'educazione. I figli hanno molto potere all’interno della famiglia e hanno una forte influenza sul modo di vivere. «Hanno una loro chiara opinione e la impongono». Non se la cavano bene con le imposizioni, motivo per cui diventano rapidamente scortesi.

10) Discrepanza tra scuola e realtà

Ci sono difficoltà, soprattutto a scuola. «Il problema più grande è la crescente discrepanza tra il materiale scolastico e la realtà. I bambini non vedono la necessità di imparare la matematica o l’ortografia se un’intelligenza artificiale può risolverli per loro, motivo per cui sono visti come studenti difficili». Secondo Höpflinger gli insegnanti sono costretti ad utilizzare altre forme di apprendimento per poter andare avanti con il programma.

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COMMENTI
 

Bosa67 10 mesi fa su tio
Non serve uno studio scientifico per vedere la realtà. Patre tutto dall'alto, da chi vuole una società così con persone facilmente manipolabili, da menti ancira libere e facili da riempire con quel che si vuole. E comunque i genitori ci mettono del loro. I ragazzi non hanno molte colpe, prendono quello che gli viene offerto.

Scoccy 10 mesi fa su tio
Il punto 6 vale anche per me, ma per autodifesa. Non per altro 😜

Paolin’ 10 mesi fa su tio
Non si può sempre reagire a tutto di pancia (soprattutto, come ha ben detto Voilà, su una rivelazione fatta da analisi di video su TikTok). I millennials sono i primi genitori in assoluto a crescere figli che dispongono di una digitalizzazione onnipresente. Questo deve portare a certi cambiamenti nel metodo educativo (che non vuol dire per forza distanziarsi in tutto e per tutto dall’educazione tradizionale, che poi qualcuno deve spiegarmi in cosa consiste esattamente). Quello che è certo, è che un bambino che nasce oggi, volenti o nolenti, sarà circondato dalla digitalizzazione. Ridurre il tutto allo smartphone o al tablet è oltremodo superficiale. Sì pensi anche a tutto il mondo del multimedia, in cui se si vuole ascoltare musica ci vuole un abbonamento, se si vuole vedere un film, idem. Addirittura, oggi ci si connette persino sugli elettrodomestici. Questo è il mondo in cui si deve crescere un figlio. Additare i genitori come unici responsabili, forse ci può far star bene, ma non credo che sia giusto. Anche perché vale lo stesso discorso per i post sessantottini: hanno cresciuto i loro figli come meglio credevano, in un mondo pieno di novità e dopo una vera rivoluzione della società. E anche loro sono stati additati come pessimi genitori. È proprio oggi, sono loro ad incolpare i genitori che fanno parte delle generazioni successive. Non ho figli e non ho la presunzione di saperne gestire. Però devo ammettere che non so come me la caverei: rinuncerei a Spotify? Rinuncerei ai social media? Rinuncerei alla SmartTV? Rinuncerei alle consolle? Riuscirei a portare i miei figli nel bosco? Al fiume? A sciare? A viaggiare? Riuscirei a portarli su una vena artistica per occupare il loro tempo (suonare uno strumento, disegnare, colorare. Era quello che facevo al ristorante da piccolo). Riuscirei ad imporre regole ferree sull’utilizzo dello smartphone, quando in realtà mi serve anche solo per cercare un numero di telefono, un’informazione, per consultare l’agenda o per trovare un indirizzo? Siamo davvero così bravi a gestire la digitalizzazione, dal riuscire a non dare il cattivo esempio? Io lo sogno per i miei futuri (ed ipotetici) figli. Però non me la sento di sputare sempre sentenze sugli altri.

Voilà 10 mesi fa su tio
Non è uno studio serio, scientifico, si è basato su filmati di TicToc e sulle affermazioni di un dipendente di un rivenditore di cosmetici...

Princi 10 mesi fa su tio
ma non sono il futuro ???

gabola 10 mesi fa su tio
a leggere l'articolo sembra che nascano già con l' iPad incorporati...se i genitori non glie li comprano e li portano a fare qualche passeggiata in montagna i bambini certi problemi non li hanno( ho tre figli di 12/8/2) e per ora nessuno ha cellulari o altro,fanno sport e passiamo i weekend insieme,non è difficile e molto gratificante

islup 10 mesi fa su tio
i nonni...le nonne...i padri...le madri...parlate di loro.

islup 10 mesi fa su tio
Risposta a islup
qualche d'uno li ha poi anche...viziati.

islup 10 mesi fa su tio
Risposta a islup
voglio...avete presente?

Shion 10 mesi fa su tio
Articolo povero, poverissimo.

bledsoe 10 mesi fa su tio
Quando leggo questi articoli mi metto proprio in pace con me stesso perché capisco che i miei figli, educati in una maniera che i progressisti definirebbero antiquata, con uno sforzo molto limitato potranno raggiungere grandi obiettivi, avendo una concorrenza fatta da zombi e amebe.

Marco ch 10 mesi fa su tio
Risposta a bledsoe
Sono completamente d'accordo con lei. Il nostro mestiere di genitori oggi è forse un pó più complesso per certi aspetti ma concordo che una educazione tradizionale fará trovare bene i nostri figli nel futuro

airman21 10 mesi fa su tio
Risposta a bledsoe
Mah dipende, diciamo che gli zombi forse non dipende dal fatto che guardano i telefoni, ma che ne sono vittime. Sapere utilizzare i dispositivi digitali, AI e programmazione in generale ed essere abili ad usare i dati senza essere succubi, beh è un vantaggio competitivo nel mondo del lavoro in futuro. Chi non sa accendere un computer o non ha mai visto un iPad la vedo dura nei prossimi 20 anni... Occhio

bledsoe 10 mesi fa su tio
Risposta a airman21
Non è che abitiamo in una caverna... A scuola imparano a usare i tablet e il computer, per cui a casa posso tranquillamente farne a meno. Il telefono qui poi è, diciamo, socialmente accettato dai 12, prima un genitore non fa una bella figura.

FaNaGhiGarii 10 mesi fa su tio
«Sono abituati a ottenere tutto ciò che vogliono». Si salvi chi può. Spero che persone come Paolo Crepet, che li chiama i piccoli Budda, e cioè gli intoccabili e padroni, possa far ragionare ancora qualche genitore, i quali daranno un'educazione per far volare i loro figli, invece di farli diventare dei pesi per la società.

FaNaGhiGarii 10 mesi fa su tio
Risposta a FaNaGhiGarii
Per capire il "far volare" basta vedere una sua qualche conferenza su Youtube.

Tracy 10 mesi fa su tio
Questi sono figli del futuro e non si torna più indietro. I genitori che hanno difficoltà a gestirli sono quelli delle generazioni prima dei Millennials ma questi Alpha figli e le figlie di questi ultimi vanno di pari passo con loro, questi Alpha nati e cresciuti nel 2011, ai tempi del lancio dell'iPad, della creazione di Instagram e dell'ingresso della parola "app" e quindi sono connessi fin dalla nascita. Il digitale fa parte della loro vita quotidiana. È quindi necessario raddoppiare il proprio ingegno e la propria creatività per impressionarli e comunicare con loro. Sono i figli che gestiranno l’IA. C’è un video che spiega quello che potrebbe essere il prossimo futuro con la generazione Alpha intitolato : ‘’La Nuova Generazione degli anni 2020 Potrebbe Batterci Tutti’’ Io personalmente, dopo aver visto il video mi sono chiesta! Mah! Sarà davvero cosi oppure potrebbe essere che sarà l’IA a gestire completamente loro? In fondo queste piattaforme hanno loro il mondo in mano e potrebbero creare algoritmi had hoc per influenzarli al loro beneficio, potrebbe essere che diventeranno tutti pazzi, depressi e portati al suicidio come già accade oggi. E’ davvero difficile immaginare quello che sarà il mondo di domani.

bledsoe 10 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Poi gli salta la catena in bici e provano a tirarla su con l'IA

Calimero 10 mesi fa su tio
I genitori sicuramente devono fare la loro parte che non consiste nel reprimere ma nell'insegnare il buon uso di questi mezzi dando prima di tutto l'esempio. Leggo critiche superficiali nei commenti ma con un fenomeno complesso come questo non credo ci possano essere risposte semplici.

Andy 82 10 mesi fa su tio
e comunque stanno diventando sempre più una generazione m..

mestesso 10 mesi fa su tio
2 “paccheri”

Andy 82 10 mesi fa su tio
crescono sempre di più con l' intelligenza artificiale e diventano loro stessi defi . .Enza artificiale ..nei ristoranti e mille altri posti pubblici i genitori preferiscono dar loro 1000 fr di telefono o tablet in mano pur di tenerli tranquilli...io personalmente ogni volta che vedo cose simili spero sempre che gli cada dalle mani e vada in mille pezzi. Così forse questi pseudo genitori imparano...

Crigmcgee 10 mesi fa su tio
Possiamo dire o scrivere quello che vogliamo ma la verità è che loro sono il futuro. Chissà quante ore avete trascorso sulla chat di bluewin oppure altre chat ma magari vi siente dimenticati...

saijon 10 mesi fa su tio
stanno facendo esperienze che non sappiamo giudicare, figuriamoci imboccargli le soluzioni!!

gufo 10 mesi fa su tio
i bambini, i bambini e ancora i bambini ma i bambini hanno degli esempi davanti vero??? per cui GENITORI, datevi una mossa, smettetela di guardare per primo voi i cellulari, tablet ecc ecc e date ascolto ai vostri bambini, parlate, fate una vita di famiglia non una vita separata pur vivendo sotto lo stesso tetto, magari avete una chat di famiglia per chiamarvi l'un l'altro quando la cena è pronta oppure per passarvi info??? non diamo la colpa ai bambini...

Gufo1 10 mesi fa su tio
Risposta a gufo
Allo stesso livello del cellulare, in fatto d'importanza, arrivano cani e gatti. Poi figli e conviventi. Infine la collettività.

BUB 10 mesi fa su tio
tutte cavolate !! unici responsabili i genitori !!

ber68 10 mesi fa su tio
sta nascendo una nuova generazione ma bisogna nel posibile far capire che la realta non e tutta li. anche noi ci lamentavamo dei maestri ma non cerA il social sempre critiche ma e il loro futuro. sta a noi controlarli ciaoooooo

Danymarley 10 mesi fa su tio
I bambini si comportano in base a ciò che vivono e viene loro insegnato! Genitori totalmente assenti! Purtroppo!

Maverik 10 mesi fa su tio
Risposta a Danymarley
Posso fare un appunto? Genitori assenti non perché sono al lavoro ma perché se ne fregano !!!

Danymarley 10 mesi fa su tio
Risposta a Maverik
Assolutamente!

Blobloblo 10 mesi fa su tio
Siamo negli anni dove si urla sempre alla crisi senza fine, ma nel frattempo l’industria del lusso non ha mai fatto così tanti affari… diciamo che la crisi non è per tutti

Righe76 10 mesi fa su tio
Cavolate! Colpa dei genitori! L’arroganza è il male di questa generazione ! Mi dispiace ma tra un paio di generazioni si raccoglieranno i frutti seminati dalle attuali, e saranno amari.

Aka05 10 mesi fa su tio
Sono semplicemente educati male, o per niente.

Geremia 10 mesi fa su tio
Giù patoni ai genitori

Dylan Dog 10 mesi fa su tio
Risposta a Geremia
😅🤣😂

Gufo1 10 mesi fa su tio
Nulla di sorprendete: nell’articolo si parla di bambini multiculturali. Con genitori alienati già di loro (senza identità nazionale-locale, senza legami con il territorio, senza la padronanza della lingua del territorio, senza la volontà di fare uno sforzo per assimilarsi – si badi bene, non dico integrarsi perché per me è il termine più patetico del secolo), non può nascere nulla di buono. Costì si formano i ghetti. Quello del social media sarà perfino peggio del Bronx, perché non se ne esce tanto facilmente.

Baxy91 10 mesi fa su tio
Risposta a Gufo1
Come si dice in tedesco: -hai picchiato in pieno il chiodo in testa!- Concordo pienamente..

Righe76 10 mesi fa su tio
Risposta a Gufo1
Caro Gufo, proprio una visione stretta! Ma basta con sti locali-identità-lingua-territorio non vuol dire niente! Sono proprio quelli il problema, arroganti che si credono di essere!

bledsoe 10 mesi fa su tio
Risposta a Righe76
Ah si, vedo proprio che gran vantaggio porta non parlare la lingua del posto, ma solo l'inglese, non conoscere il proprio territorio, ma solo il mondo di internet, non avere identità, mangiata dai social media. Ma da dove viene lei? Da un anonimo mega palazzo di shanghai?
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