L'esecutivo vuole trasformare il Comune nel primo "porto sicuro" della Svizzera per i migranti salvati nel Mediterraneo.
BERNA - Un gesto non solo simbolico: così definisce il municipio di Berna l'idea di fare della città, ispirandosi ai criteri della rete Seebrücke, il primo "porto sicuro" della Svizzera per i migranti salvati nel Mediterraneo.
Secondo un comunicato odierno, l'esecutivo cittadino si è impegnato per l'accoglienza legale dei migranti salvati in mare. Berna chiede anche maggiori competenze per le città e i comuni in quest'ambito. L'attuale divisione delle competenze nel sistema svizzero di asilo e rifugiati limita fortemente le possibilità di coinvolgimento dei comuni.
Stando a Seebrücke, a oggi più di 320 città e comuni si sono dichiarati "Porto sicuro". Nel linguaggio marittimo, un porto sicuro è un luogo in cui un'operazione di salvataggio in mare può essere portata a termine in sicurezza.
Per la municipale Franziska Teuscher (Verdi), citata nella nota, la città di Berna è preoccupata per le condizioni insostenibili nei centri per migranti ubicati sulle sponde del Mediterraneo e per l'elevato numero di persone che ogni anno perdono la vita tentando la traversata. Fra l'altro, quest'anno Berna intende sostenere l'organizzazione per il salvataggio di migranti Sea Eye con 70 mila franchi.